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Migrazioni
a cura di Anna Bono
Rifugiati

Aumentano i profughi in Burkina Faso

Si intensificano gli attacchi di gruppi jihadisti e un numero crescente di persone cerca la salvezza in aree meno colpite o all’estero, nei paesi confinanti

 

Migrazioni 27_07_2021

Il 23 luglio presso il Palazzo delle Nazioni di Ginevra il portavoce dell’Unhcr Babar Baloch ha aggiornato la stampa sulla situazione dei profughi in Burkina Faso. A causa dell’intensificarsi degli attacchi dei gruppi jihadisti alla popolazione civile e alle forze di sicurezza, oltre 1,3 milioni di burkinabé sono sfollati. Il fenomeno non accenna a rallentare, al contrario. Nella prima metà del 2021 hanno lasciato casa per cercare la salvezza in altre parti del paese meno pericolose 237.000 persone: un notevole incremento rispetto al semestre precedente (il secondo del 2020) durante il quale erano stati registrati 96.000 sfollati. L’Unhcr è preoccupato anche dall’aumento del numero di burkinabé che cercano scampo alla violenza oltre i confini del nazionali. Da gennaio più di 17.000 persone sono fuggite all’estero e questo ha portato il numero dei rifugiati e dei richiedenti asilo nei paesi confinanti a 38.000. Il gruppo di rifugiati più numeroso si trova in Mali che ne ospita almeno 20.000, 6.600 dei quali arrivati nel 2021 (e potrebbero essere di più data l’impossibilità delle operazioni umanitarie di raggiungere certe aree del paese per motivi di sicurezza. Anche in Niger i burkinabé sono molti: dai 7.400 dell’inizio 2021 sono passati agli attuali 11.400. Nel nord del Beni centinaia, forse migliaia di burkinabé vivono a cavallo della frontiera, privi di assistenza perché si tratta anche in questo caso di regioni estremamente insicure. Tuttavia è in corso di elaborazione un progetto che potrà assistere 4.500 richiedenti asilo. Per finire, in Costa d’Avorio sono arrivati i primi richiedenti asilo burkinabé a maggio: circa 430 persone assistite da Unhcr, Unicef e Caritas.