«Mi vergogno di essere un cattolico inglese»
«Mi vergogno di essere un cattolico inglese». Così scrive Jean Pierre Casey, nipote del filosofo tedesco antinazista von Hildebrand, in una lettera aperta ai vescovi cattolici di Inghilterra e Galles per il loro atteggiamento di pieno sostegno all'Alder Hey Hospital.
La Comunione? Ai protestanti non si può dare
Chiunque voglia ricevere sacramentalmente il Corpo e il Sangue di Cristo deve essere già inserito nel corpo di Cristo, che è la Chiesa, attraverso la confessione della fede e il battesimo sacramentale. Per questo i protestanti non possono essere ammessi alla Comunione, anche se sposati con cattolici. Una risposta ai vescovi tedeschi.
Educazione, vescovi british si affidano a un antifamiglia
Il Catholic Education Service (CES), un’agenzia della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, ha nominato Greg Pope, un ex parlamentare labour di Hyndburn come suo vicedirettore. Il problema è che Greg Pope ha un lungo e sostanzioso curriculum parlamentare di prese di posizione contro la famiglia e contro la vita.
Le due anime inconciliabili del mondo arabo-islamico
Da un lato il regno saudita sta introducendo una nuova edizione ufficiale del Corano con annessa interpretazione da seguire. E' un modo per evitare che gli jihadisti lo leggano e insegnino a modo loro. Dall'altro, il primo ministro del Qatar confessa all'ambasciatore russo come il suo paese abbia foraggiato le primavere arabe.
La potenza di una parola
I Latini pensavano che il termine «nomen» derivasse etimologicamente da «omen», cioè che la parola indicasse in sé il destino dell’oggetto o della persona, le sue caratteristiche specifiche. «Nomina sunt consequentia rerum», ovvero «i nomi sono conseguenza della realtà delle cose». Per questa ragione è fondamentale comprendere l’etimo primo di un termine, proprio per cogliere il fine, il destino, la prospettiva di compimento.
Alfie, ti chiameremo martire Ragioni di una beatificazione
Per il popolo dei credenti Alfie Evans è già un martire. Ad ucciderlo un odium fidei sotto gli occhi di tutti e facilmente dimostrabile: perché il suo sacrificio ha scatenato un'ondata di preghiera e perché definire la vita di Alfie inutile è anticristiano, dato che il cristianesimo è l’esaltazione massima della vita come dono del Creatore. Le ragioni di una beatificazione che accomuna il piccolo Evans ai santi martiri innocenti, che, come lui hanno reso testimonianza a Cristo non con le parole, ma con il sangue.
-IL SUO SANGUE, LA NOSTRA CONVERSIONE di Benedetta Frigerio
-TUTTO INIZIA CON L'ABORTO LEGALE di David Warren
- LA BATTAGLIA PER LA VITA CONTINUA, di Riccardo Cascioli
-IL DOSSIER ALFIE
Alfie è martire, ma il suo sangue non va sprecato
Si dice che la Chiesa nasca dal sangue dei martiri. Allora Alfie James Evans è uno di loro. Alfie ha fatto rinascere la Chiesa. Alfie ci ha risvegliati, ci ha fatti alzare in piedi per la difesa della verità della vita e morendo ucciso dal nazismo anglosassone ci chiama a proseguire. Onorati di aver servito per una piccola parte la vita di un martire, preghiamo per la sua famiglia che avrà ancora da soffrire e lottare, per noi perché il Signore ci aiuti a svelare la verità e a fare giustizia.
La sinistra non "tradisce". E' trasformista di natura
Come si fa a parlare di "tradimento" delle classi lavoratrici da parte della sinistra? Tutta la filosofia della sinistra, da secoli, è fondata sul continuo divenire, sulla rivoluzione che "è permanente o non è". Il fine stesso della rivoluzione è il continuo, incessante, cambiamento. La classe lavoratrice con i suoi diritti è solo uno dei tanti pretesti.
La battaglia di Alfie. Tutto inizia con l'aborto legale
Nella nostra mirabile epoca di “eutanasia”, prima uccidiamo e poi facciamo domande. In questa mentalità senzadio, gli unici criteri delle decisioni morali sono o il dolore fisico oppure quello psicologico. Tempo fa si poteva capire che la legalizzazione dell’aborto avrebbe inevitabilmente portato a questo.
Una morte che disorienta
La morte di Alfie disorienta perché non ci lascia nemmeno un minuto per piangere. Perché rovescia tutto il nostro modo di affrontare la vita. Perché non si riesce a pregare per lui. Pensare a lui, significa pensarlo nella gloria, mentre riposa sul seno della Vergine Maria, mentre si compiace del volto di Dio.
Veglia di preghiera in San Pietro
Alfie è morto, ma non la necessità di pregare. A Roma proseguirà anche stasera la veglia di preghiera dalle 22 alle 22.30 in piazza San Pietro, che sarà trasmessa in streaming su Facebook.
L'ipocrisia dell'ospedale che rimanda al boia nazista
L'Alder Hey fa le condoglianze agli Evans e chiede rispetto per la privacy. Un'ipocrisia e un cinismo che hanno autorevoli antenati. Nel 1943 infatti lo psichiatra nazista Illing si rivolgeva in modo molto simile ai genitori di un bambino disabile ucciso dal programma eugenetico del Terzo Reich. "La sua vita non sarebbe stata utile alla società...ha avuto una dolce morte". Proprio come Alfie: "Una vita inutile" conclusa "nel comfort e nella discrezione".