A chi non piace Santa Faustina
È passata in gran parte inosservata la memoria di santa Faustina Kowalska il 5 ottobre. E c'è anche ostilità da parte di un certo clero: il motivo va ricercato nella profezia di La Salette: il fumo di Satana ha pervaso la Chiesa e Satana, com’è ovvio, odia il culto della Divina Misericordia,
Caro direttore,
anche se molti calendari riportano solo il Beato Bartolo Longo, in realtà il 5 ottobre, ci si dimentica che la Chiesa celebra pure la memoria di Santa Maria Faustina Kowalska, di cui quest’anno ricorrono gli 80 anni dalla morte, avvenuta a soli 33 anni, il 5 ottobre 1938, per via di una devastante tubercolosi che le provocò terribili sofferenze fisiche, da lei sopportate stoicamente per la salvezza delle anime.
Questa umile suora polacca dell’ordine delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia, figlia di contadini poverissimi e nota pure come l’Apostola della Divina Misericordia, scrisse sotto dettatura di Gesù, che l’aveva scelta come segretaria, un Diario ritenuto una delle grandi opere di mistica del secolo scorso e da sola non avrebbe certo potuto scriverlo, visto che era semi-analfabeta.
Nonostante suor Faustina sia stata innalzata alla gloria degli altari da San Giovanni Paolo II, che cercò di realizzare tutte le richieste di Gesù contenute nel Diario (Istituzione della Domenica della Divina Misericordia, della Coroncina , della Novena..) arrivando a consacrare il Mondo alla Divina Misericordia (17 agosto 2002), una parte della Chiesa sembra ignorare (o voler ignorare) lei e le rivelazioni del suo Diario, sebbene tali rivelazioni siano sostenute anche dai due attuali Papi.
Ci si chiede come questo possa accadere: soprattutto dopo il Giubileo della Misericordia non è possibile che un consacrato non conosca Santa Faustina ed è inaccettabile che, conoscendola, rifiuti la sua rivelazione visto che gli ultimi tre Papi l’hanno seguita. Soprattutto nel Nord Italia, invece, ci sono ancora molti preti che dichiarano di averne “solo sentito parlare”, altri che in modo sprezzante parlano della suorina “fatta santa perché polacca” e della Coroncina della Divina Misericordia come di una devozione come tante, altri che si rifiutano di appendere l’immagine del Gesù Misericordioso e continuano a chiamare la domenica dopo Pasqua “in Albis,” anziché della Divina Misericordia.
Visto che Gesù nel Diario promette la salvezza dell’anima al peggiore dei peccatori purché, anche nell’ultimo istante di vita, si penta e si appelli alla Sua Misericordia e allo stesso modo promette la salvezza di qualsiasi morente accanto al quale si reciti la Coroncina della Divina Misericordia, forse si capisce l’ostilità di un certo tipo di clero alla luce delle profezie de La Salette, più che mai attuali: il fumo di Satana ha pervaso la Chiesa e Satana, com’è ovvio, odia il culto della Divina Misericordia, perché vanifica completamente il suo lavoro che è quello di “aggirarsi per il mondo per perdere le anime”, mentre Il compito del pastore è e resta da sempre quello di salvare le pecore che gli sono state affidate, cosa che il Gesù Misericordioso esorta apertamente i preti a fare, diffondendo appunto il messaggio della Divina Misericordia, contenuto nel Diario della Sua segretaria.