Don Vitaliano ci ricasca e profana la Sacra Liturgia
Ha creato scandalo la notizia che don Vitaliano Della Sala abbia fatto cantare prima della Messa la canzone “Soldi” di Mahmood. Il Festival, fiera del politicamente corretto, non dovrebbe essere avvicinato alla Sacra Liturgia per ridurre tutto al sociale. L’introito ha infatti il fine di «favorire l’unione dei fedeli riuniti, introdurre il loro spirito nel mistero del tempo liturgico».
Si indaga su Zanchetta, timori su un nuovo caso McCarrick
E' passata inosservata la notizia dell'apertura dell'indagine di una procura argentina contro il vescovo Gustavo Zanchetta per presunti abusi sessuali. Oltre alle accuse precedenti si è aggiunta la denuncia di una presunta vittima, ex membro della Congregazione religiosa diretta dal vescovo. Gli inevitabili paralleli con il caso McCarrick, di cui il Vaticano inziò a interessarsi solo dopo l'avvio dell'indagine penale. E il rischio che il suo caso scoppi nelle mani di Papa Francesco, che lo ha inspiegabilmente promosso in Vaticano dopo aver lasciato la sua diocesi.
Summit, quanti dubbi sulle buone intenzioni
Tutto è pronto per l'inizio dei lavori del summit sulla protezione dei minori nella Chiesa che si aprirà domani mattina, nell'aula nuova del Sinodo. Ma il mondo laico si riunisce per ribadire che il vero problema è l'omosessualità.
Burke and Brandmüller: Denial of divine law is at the root of sexual abuses
«Sexual abuse is blamed on clericalism. But the first and primary fault of the clergy does not rest in the abuse of power but in having gone away from the truth of the Gospel.»
Burke et Brandmüller: La négation de la loi divine est à la racine des abus sexuels
«On accuse le cléricalisme est d’être responsable des abus sexuels, mais la première et principale responsabilité du clergé n'est pas dans l'abus de pouvoir, mais dans le fait de s'être éloigné de la vérité de l'Évangile».
«Vescovi, fermate la deriva omosessualista». Firmato: Burke e Brandmuller
I cardinali superstiti dei Dubia scendono di nuovo in campo con una lettera aperta ai presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo, che da giovedì 21 febbraio si riuniscono in Vaticano per discutere sul tema degli abusi sessuali del clero. Il problema non è il clericalismo, dicono, ma «nell'essersi allontanati dalla verità del Vangelo». «La negazione (...) della legge divina e naturale - dicono -, sta alla radice del male che corrompe certi ambienti della Chiesa».
ENGLISH II ESPANOL II FRANÇAIS
- INDAGINI SU ZANCHETTA, NUOVO CASO MCCARRICK? di Josè Arturo Quarracino
- SUMMIT QUANTI DUBBI SULLE BUONE INTENZIONI di Nico Spuntoni
Burke y Brandmüller: La negación de la ley divina es la raíz por los abusos sexuales
«Se acusa al clericalismo por los abusos sexuales, pero la responsabilidad primera y principal del clero no es el abuso de poder, sino el haberse alejado de la verdad del Evangelio».
L'ultima trovata: abusano i preti che non sono istruiti
Nella conferenza stampa di presentazione del vertice in Vaticano sugli abusi sessuali, il cardinale Cupich esclude che l'omosessualità dei preti sia una causa, sostenendo invece che spesso «hanno a che fare con un basso livello di istruzione».
Padre Arrupe, il gesuita che non piaceva a tre Papi
È stata ufficialmente aperta la causa di beatificazione di Pedro Arrupe, preposito generale dei gesuiti dal 1965 al 1983 e oggi molto apprezzato in Vaticano. Eppure il prete basco, a causa di una visione mondanizzata della Chiesa, ha avuto rapporti tesi con tre Pontefici: san Paolo VI, il venerabile Giovanni Paolo I e san Giovanni Paolo II.
Ghiaie di Bonate, un sì al culto che nega la Provvidenza
Il vescovo di Bergamo riconosce il culto mariano di "Maria Regina della Famiglia" alle Ghiaie di Bonate, ma continua a negare il carattere soprannaturale delle apparizioni. L'occasione persa di una gerarchia che non crede più agli interventi soprannaturali o li considera scomode sovrapposizioni ai propri programmi pastorali. In quanto alla Madonna, l'ostilità è da ricercare nei messaggi stessi ad Adelaide: l’inferno esiste, le anime che si perdono per l’eternità e i mali dei figli sono spesso causati dalle colpe dei genitori e dalla crisi della famiglia.
"Quella tassa non la pago più e ora mi negano la comunione"
Quella cattolica austriaca è una Chiesa protestantizzata: comunione a divorziati e gay che convivono, messe sporadiche, confessioni assenti, preti ribelli e sindacalizzati, parrocchie-bocciofile, chiese profanate da concerti rock e per la causa Lgbt. Così un italiano di 41 anni ha detto basta: "Ho smesso di pagare la tassa ecclesiastica, calcolata sull'1% del mio reddito". Ma le conseguenze per lui sono drammatiche: "La diocesi mi ha negato tutti i sacramenti e rischio un processo". Ecco la condizione in cui versano i cattolici che hanno detto no a una Chiesa mondana, capace, per i soldi, persino di negare la salvezza dell'anima a chi è in piena comunione.
-QUEI PRETI CHE HANNO GIURATO DISOBBEDIENZA di Luisella Scrosati
Disobbedienza giurata: i preti riformatori dettano legge
I membri della Pfarrer-Initiative si impegnano pubblicamente a non rifiutare la Comunione ai divorziati-risposati, ai cristiani di altre confessioni ed anche a quanti hanno lasciato la Chiesa cattolica. In una critica costante all'Humanae vitae e al magistero della Chiesa.