Un conforto ai danneggiati: ecco la vera Chiesa in Ascolto
Un conforto spirituale o anche solo umano per i danneggiati da vaccino, abbandonati anche da molte istituzioni ecclesiali. Nasce Chiesa in Ascolto, direttamente collegata al Comitato Ascoltami che vuole un accompagnamento di religiosi, sacerdoti e consacrate con chi ha subito reazioni avverse da vaccino.
Sulla Nuova Bussola Quotidiana è stata ricordata, nell’articolo dell’11 ottobre scorso, la storia del Comitato Ascoltami, costituitosi ormai due anni fa a partire dall’esperienza di Federica Angelini e di alcuni altri danneggiati da vaccino. Il Comitato, che oggi raccoglie 4200 iscritti, porta avanti con determinazione, seppur in un clima di generale indifferenza, il suo compito di dare visibilità agli “invisibili”, cioè a quei vaccinati i quali, colpiti da sintomi avversi post-vaccino, si sono trovati isolati dalla comunità civile. Andrea Zambrano, nel succitato articolo, intervistava la Angelini, mettendo a fuoco richieste e problematiche particolarmente legate al mondo medico e politico.
Vi è però una realtà ulteriore, essa pure emersa in seno al Comitato Ascoltami, che merita attenzione ed è quella dell’abbandono degli “invisibili” da parte di molte istituzioni ecclesiali. Ora, all’inizio del 2023 l’incontro tra il Comitato Ascoltami e un gruppo di sacerdoti e religiosi, preoccupati per la situazione di smarrimento spirituale di questi “invisibili”, ha portato all’avvio di una piccola iniziativa. Si tratta dell’esperienza di Chiesa in Ascolto: preti, frati e suore che danno la propria disponibilità a mettersi in ascolto dei danneggiati da vaccino e a rileggere con loro il dolore degli ultimi mesi alla luce del Vangelo di Cristo.
Credo sia opportuno dare visibilità a questo semplice servizio, nato come un momento di accompagnamento spirituale e pastorale, senza interesse ad entrare in questioni medico-politiche che peraltro esulano dalla competenza e dagli obiettivi dei sacerdoti coinvolti.
Chiesa in Ascolto non è un gruppo guidato da una ideologia o da un manifesto specifico, è solo una rete che facilita il contatto (spesso telefonico) dei danneggiati con i sacerdoti e religiosi disponibili ad ascoltarli. Gli ecclesiastici in questione provengono da tutte le parti di Italia, da diocesi o da congregazioni, sono di varie età e hanno fatto scelte diverse rispetto alla vaccinazione degli ultimi due anni. Realmente ad accomunarli c’è solo il desiderio di ascolto dei fedeli. Ma anche il gruppo di fedeli che hanno chiesto aiuto in questi primi mesi è parecchio variegato: vaccinati e non vaccinati, praticanti e non praticanti, danneggiati o solo delusi, giovani e meno giovani, e a volte anche persone ai margini della vita ecclesiale o estranee a essa.
Venire a sapere dell’esistenza di Chiesa in Ascolto può essere importante per dare a tante persone un riferimento sicuro in cui trovare appunto ascolto e consolazione, cosa che in alcuni casi è stata e rimane un’azione importante per tutelare chi vacilla non solo nella salute fisica ma ormai anche in quella spirituale, nonché per soccorrere chi è già entrato in crisi di fede di fronte all’atteggiamento di ingiustizia di tante parti sociali, nonché di abbandono anche da parte di certe figure ecclesiali.
Conoscere l’attività di questo gruppo di religiosi può inoltre ispirare tanti altri sacerdoti e pastori o a interfacciarsi col gruppo stesso, oppure a interessarsi presso la propria realtà – qualora non lo si sia già fatto! – per scoprire se ci sono fedeli bisognosi di ricevere questa forma di accoglienza fraterna.
Chiesa in Ascolto raccoglie il desiderio di essere ascoltati, senza discriminare nessuno. Per essere messi in contatto col gruppo, è sufficiente inviare una e-mail a chiesa.ascoltami@gmail.com. I volontari del Comitato Ascoltami raccolgono tali richieste e le inoltrano ai sacerdoti disponibili.