Udine, una scuola di Dottrina sociale chiesta dal basso
Si parla spesso di iniziative dal basso. Eccone una: sei associazioni e circoli culturali cattolici di Trieste, Udine e Pordenone si sono collegati tra loro e hanno chiesto all’Osservatorio Cardinale Van Thuân di realizzare la Scuola, fornire il progetto formativo, tenere le lezioni tramite i suoi esperti.
Sabato prossimo 23 marzo, alle ore 15,30, inizierà a Udine, nella sala di Palazzo Belgrado, la Scuola di Dottrina sociale della Chiesa del Friuli Venezia Giulia. Verrà introdotta dal Presidente del Consiglio Regionale, Piero Mauro Zanin, e dalle prime due lezioni in programma tenute dal direttore dell'Osservatorio Van Thuan, Stefano Fontana. Questa Scuola avrà alcune caratteristiche che meritano attenzione.
La prima è che è nata da una iniziativa, come si dice oggi, “dal basso” e di stampo laicale. Sei associazioni e circoli culturali cattolici di Trieste, Udine e Pordenone si sono collegati tra loro e hanno chiesto all’Osservatorio Cardinale Van Thuân di realizzare la Scuola, fornire il progetto formativo, tenere le lezioni tramite i suoi esperti. Questi fedeli laici sentivano il bisogno di avere una formazione di base chiara e dottrinalmente fondata. Non cercavano improvvisazioni, fughe in avanti, soluzioni “creative” pasticciate … essi volevano semplicemente riappropriarsi di una tradizione, in altre parole: apprendere ciò che la Chiesa ha sempre insegnato sulla evangelizzazione del sociale, quegli insegnamenti che sono per loro natura immutabili. Poi verranno anche le soluzioni pratiche, ma senza dottrina non si va da nessuna parte e, peggio ancora, si rischia di collaborare con chi lavora per la causa contraria.
Questa formula è già stata realizzata molte altre volte nella recente attività formativa alla Dottrina sociale della Chiesa dell’Osservatorio. Non è mai stato quest’ultimo a organizzare, ma sempre gruppi di laici impegnati sul territorio oppure comunità cattoliche, ai quali poi l’Osservatorio ha dato il proprio apporto. Anche la Scuola di Dottrina sociale della Chiesa dell’Emilia, che si è tenuta a San Martino in Rio (RE) nel 2018 aveva questa caratteristica, e pure le altre dieci Scuole realizzate negli ultimi anni in varie parti d’Italia.
Questo modo di procedere – dal basso e laicale – risponde a una esigenza dei tempi. Ha scritto l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi, Presidente dell’Osservatorio Van Thuân: “Credo che i tempi richiedano iniziative dal basso, che non abbiano però l’obiettivo di rimanere circoscritte e isolate, ma che assumano non prospettive di nicchia, ma aperte. Non sono più i tempi degli ordini dall’alto, ma questo non deve comportare la rinuncia ad un quadro completo di pastorale sociale. L’importante è che, pur partendo dal piccolo, ci sia fin da subito la vocazione ecclesiale, un ragionare nella Chiesa e per la Chiesa. Per essere ancora più preciso: penso che in questo momento un posto particolarissimo in questa ripresa dal basso l’abbiano i laici. L’iniziativa deve partire da loro, anche se mi auguro che trovino sacerdoti e Vescovi disposti a dare una mano”. (“La Chiesa e il futuro della pastorale sociale”, Cantagalli, Siena 2017, p. 103.). La Scuola del Friuli Venezia Giulia è in linea con queste osservazioni.
La seconda caratteristica riguarda l’organizzazione dei contenuti. L’intento è di fornire un quadro organico e coerente di principi e criteri di giudizio. Non si tratterà di una serie di conferenze isolate e sommate tra loro, ma di un percorso organico teso a formare un “quadro” di senso circa l’impegno del cattolico in politica. In altre parole viene insegnata la Dottrina sociale della Chiesa come “corpus dottrinale”. Il magistero, anche recente, la definisce così, ma spesso si trascura questa sua caratteristica e si organizzano serie di conferenze disparate e, nel tentativo di accontentare tutti i palati, non si accontenta nessuno.
Nel patrimonio della Dottrina sociale della Chiesa ci sono molte nozioni che oggi vengono spesso dimenticate e che invece vanno riscoperte. Per esempio: si può ancora dire che l’autorità viene da Dio? Oppure che la politica ha dei doveri verso la religione vera? O che la democrazia non è un assoluto politico? O che i principi non negoziabili sono delle verità irrinunciabili per l’agire politico? O che non ci sono diritti che non nascano da doveri? O che il cattolico non può dare la propria adesione indifferentemente a tutti i partiti? Nelle Scuole dell’Osservatorio, e quindi anche in questa del Friuli Venezia Giulia che sta partendo, questi temi non vengono bypassati ma organicamente affrontati.
Vi invitiamo a partecipare alla Scuola di Dottrina sociale della Chiesa del Friuli Venezia Giulia. Qui sotto troverete tutte le indicazioni necessarie.
COME PARTECIPARE
Sede: Sala di Palazzo Belgrado, piazza Patriarcato 3, Udine.
Date: 4 incontri, 8 lezioni nei sabati: 23 marzo, 13 aprile, 18 maggio, 8 giugno 2019.
Orari: dalle 15,30 alle 18,30 (due lezioni con discussione e pausa).
Quota di partecipazione: 60 Euro (75 di solidarietà) comprensive dell’abbonamento al “Bollettino di Dottrina sociale della Chiesa”.
È possibile partecipare anche solo a distanza, scaricando le video registrazioni.
L’accesso alle lezioni di sabato 23 marzo è libero.
Per iscrizioni scrivere a: info@vanthuanobservatory.org – o telefonare a: 333 664 2828.