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scoperta

Test scientifici attestano che il Santo Sepolcro risale al IV secolo

La datazione di alcuni campioni di malta estratti dall'edicola all'interno della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme confermano che il complesso funerario fu fatto costruire dai romani su ordine di Costantino

Borgo Pio 29_11_2017
santo sepolcro

Nuove prove scientifiche attestano che il Santo Sepolcro risale al IV secolo dC, così come indicano tutte le tradizioni storiche circa l’epoca del sito. Infatti, diverse tradizioni riportano la costruzione della chiesa del Santo sepolcro sul luogo della tomba vuota di Gesù circa 300 anni dopo la sua morte e risurrezione.

Un servizio del National Geographic offre il resoconto di una serie di prove scientifiche condotte sulla lapide calcarea, rivelando che la costruzione si può datare al 335 dC durante il regno dell’imperatore Costantino.

Sant’Elena, la madre di Costantino, avrebbe scoperto la tomba di Gesù nell’anno 327 dC e successivamente sarebbe poi stata costruita dai romani una chiesa sopra la tomba. Antonia Moropoulou, direttore scientifico dei lavori di restauro che hanno dato l’occasione per le analisi, afferma oggi che i test sono coerenti con i dati storici secondo cui i romani avrebbero costruito un monumento sulla tomba.

Il risultato è molto rilevante, anche perché fino ad ora le prove architettoniche datavano il santuario a non prima delle crociate. Nell’ottobre 2016 la tomba è stata aperta dopo secoli, per compiere i delicati lavori di restauro e all’interno è stata trovata un’antica lastra di marmo incisa con una croce. I risultati delle datazioni rivelano che questa lastra più antica venne probabilmente fissata con la malta nella metà del IV secolo.

I risultati saranno pubblicati sulla rivista scientifica Journal Archeological Science.