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San Pietro Canisio a cura di Ermes Dovico

Vincent lambert


«Vi spiego come si curano le vite fragili come Vincent»
L’INTERVISTA

«Vi spiego come si curano le vite fragili come Vincent»

«La morte per disidratazione e denutrizione imposta a Vincent Lambert è segno di un abbandono e disprezzo del valore della vita». «Una volta una mamma mi ha detto: “La mia Maria è grave, però per me è come se l’avessi partorita un’altra volta”». Intervista al dottor Giovanni Battista Guizzetti, che al Don Orione di Bergamo si prende cura di 24 pazienti con deficit di coscienza. E testimonia l’importanza per queste persone della relazione con i loro cari, fonte di una ricchezza nascosta.


In morte di Vincent, tra l’abbandono dei Pastori e il gregge che lotta
CASO LAMBERT / UNA CHIESA A DUE VOLTI

In morte di Vincent, tra l’abbandono dei Pastori e il gregge che lotta

Vincent Lambert è entrato nelle nostre vite. La sua vicenda mostra che c’è una Chiesa viva, che prega e combatte. Come i genitori Viviane e Pierre, i fratelli David e Anne, gli avvocati e tutte le persone che hanno sostenuto la battaglia di Vincent. Consapevoli che in gioco non c’era “solo” la sua vita bensì la resistenza a un totalitarismo che ipnotizza le coscienze. Il caso Lambert mostra anche che il popolo è stato abbandonato dalla maggior parte dei Pastori, che sembrano divenuti i precursori della logica dell’anticristo. Il Cielo lo sa, ed è per questo che ha previsto, in questi tempi, una presenza “straordinaria” della Madonna.
-MARTIRE DEL NUOVO TOTALITARISMO
-SUICIDIO ASSISTITO E CONSULTA: CATTOLICI A CONFRONTO di Nico Spuntoni


A Dio Vincent, martire del nuovo totalitarismo
EUTANASIA DI STATO

A Dio Vincent, martire del nuovo totalitarismo

Questa mattina Vincent ha riconsegnato la sua anima al Creatore. È stato ucciso da persone che odiano la legge di Dio, che non riconoscono altro Dio al di fuori di se stessi. Come i piccoli Alfie e Charlie e tanti altri sconosciuti, Lambert è un martire del nostro tempo, che il Signore ha chiamato a Sé nella festa di San Benedetto, segno che l’Europa ha bisogno di una rinascita cristiana.


Vincent agonizza nel silenzio del mondo (e della Chiesa)
CASO LAMBERT

Vincent agonizza nel silenzio del mondo (e della Chiesa)

Da una settimana il 42enne disabile francese è privato di acqua e cibo. I media sono ormai pressoché muti, in attesa che Vincent muoia di fame e di sete per tornare a ripetere le stesse menzogne pro eutanasia. Oggi i due avvocati dei genitori parleranno a Parigi per gridare di nuovo al mondo la verità. Tacciono i vescovi francesi, e nemmeno papa Francesco ha voluto lanciare un appello per Lambert, come anche monsignor Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Eppure la Chiesa dovrebbe gridare ai quattro venti che si sta commettendo un’ingiustizia contro la vita di una persona indifesa, come ha ricordato il cardinale Burke in un’intervista. Anche perché è in pericolo la salvezza delle anime.
AGGIORNAMENTO: Comunicato dei genitori di Vincent: "Questa volta è finita... Non c’è più niente da fare se non pregare". All'interno tutti gli aggiornamenti


Vincent, appello al Papa: «Non permetta che faccia la fine di mia madre»
CASO LAMBERT / L’INTERVISTA

Vincent, appello al Papa: «Non permetta che faccia la fine di mia madre»

«Penso che la madre di Vincent vorrebbe che Papa Francesco desse un nuovo messaggio per suo figlio. Una volta l’ha già fatto ma adesso il tempo stringe», dice alla Nuova BQ Marie-Christine Jeannenot, missionaria francese e amica di Viviane Lambert. «Una voce autorevole come quella del Santo Padre aiuterebbe a fare luce su una norma secondo cui idratazione e nutrizione sono trattamenti che al paziente possono essere tolti. E che invece sono un diritto di base per ognuno di noi!», spiega la religiosa, che racconta la grande fede di Viviane. E confida che con la legge Claeys-Leonetti «hanno tolto la vita anche a mia madre», senza che lei potesse fare nulla per impedirlo.


Vincent, protocollo di morte in una camera blindata
CASO LAMBERT

Vincent, protocollo di morte in una camera blindata

Con il riavvio dell’iter che dovrebbe portare alla morte di Vincent per fame e per sete, l'ospedale di Reims ha innalzato il livello di guardia, con lo schieramento di gendarmi a controllare gli ingressi e i corridoi. Si ripete il copione visto in Inghilterra con Alfie. Intanto il tetraplegico Marc-Henri d’Ales denuncia la società “ipocrita” che attenta alla vita di un disabile. AGGIORNAMENTO: Stasera, alle 18.45, S.Messa a Saint-Sulpice per Vincent, con invito a unirsi in preghiera.


L’Italia peggio della Francia. Qui Vincent sarebbe già morto
LEGGI A CONFRONTO

L’Italia peggio della Francia. Qui Vincent sarebbe già morto

Se Vincent Lambert fosse stato un cittadino italiano quale sarebbe stata la sua sorte? A quest’ora sarebbe già all’altro mondo perché con la legge 219 sul “biotestamento”, la moglie Rachel, in assenza di Dat e in quanto rappresentante legale, avrebbe avuto potere di vita e di morte su di lui, senza nemmeno dover disturbare i giudici.


Il caso Lambert? Il fine è una legge estrema sull'eutanasia
STRATEGIE DI MORTE

Il caso Lambert? Il fine è una legge estrema sull'eutanasia

I fautori della cultura della morte, massoni inclusi, usano la vicenda di Vincent come trampolino di lancio per arrivare a una legge espressamente favorevole all’eutanasia, già autorizzata in modo implicito dal testo della Claeys-Leonetti. Che permette di interrompere alimentazione e idratazione, cioè sostegni vitali. C’è il rischio di un effetto domino su tutti i più fragili. Per esempio, si chiede preoccupato il presidente della Fondazione Lejeune, Le Méné: “Che diremo dei malati di Alzheimer? Sono in una situazione peggiore di quella di Vincent”.
-E L’ITALIA STA PEGGIO DELLA FRANCIA. “GRAZIE” ALLE DAT di Tommaso Scandroglio


Stop alla condanna a morte, la battaglia di Vincent continua
CASO LAMBERT/COLPO DI SCENA

Stop alla condanna a morte, la battaglia di Vincent continua

Quando sembrava che non ci fosse altra speranza, verso le 22.30 di ieri è arrivata la notizia tanto agognata: la Corte d’Appello di Parigi ha ordinato al dottor Sanchez di riprendere a nutrire e idratare Lambert. La Francia è infatti tenuta a rispettare gli impegni internazionali presi ed è quindi vincolata alla richiesta del Comitato Onu per i disabili. Ora bisognerà capire quanto è stata compromessa la salute di Vincent con l'inizio del protocollo di morte. Ma intanto è chiaro che l’«accanimento terapeutico» di cui si parla altro non è che una semplice nutrizione via PEG. Eppure le menzogne su Vincent, alimentate anche da Pilato-Macron, continuano. E con esse la sedazione delle coscienze.
-I MEDIA E LA REALTÀ DISTORTA SU LAMBERT di Tommaso Scandroglio


Ecco come i media distorcono la realtà su Vincent Lambert
DISINFORMAZIONE SU UN DISABILE

Ecco come i media distorcono la realtà su Vincent Lambert

Vincent non è in fin di vita, respira autonomamente e non è attaccato a nessuna macchina, come dimostra un video girato due sere fa. A ciò va aggiunto il dato morale: anche se fosse stato un paziente terminale e dipendente dalle macchine, non sarebbe comunque lecito ucciderlo. I maggiori media non descrivono come stanno realmente le cose nel caso Lambert, oppure strumentalizzano alcuni particolari veri per benedire l’eutanasia. Ecco una panoramica.


Via all’iter per l'eutanasia, Vincent è stato sedato
IN AGGIORNAMENTO

Via all’iter per l'eutanasia, Vincent è stato sedato

Ecco un fermo immagine di Vincent ieri sera, tratto dal video (da diffondere) girato con accanto la madre. Avviato stamattina il processo di interruzione delle cure di base per il quarantaduenne tetraplegico, che è stato sedato dal team guidato dal dottor Sanchez. Oggi verranno presentati nuovi ricorsi per chiedere che venga rispettata la richiesta del Comitato Onu per i diritti dei disabili di continuare a dare cibo e acqua a Vincent. Intanto, ieri i genitori hanno manifestato davanti all’ospedale insieme a oltre 200 persone, domandando di nuovo che il figlio venga trasferito: ben 7 strutture sono disposte ad accoglierlo. «Combatteremo fino alla fine», ha detto la madre Viviane.
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- TUTTE LE TAPPE DELLA VICENDA


Vincent Lambert, tutte le tappe della vicenda
LA CRONISTORIA

Vincent Lambert, tutte le tappe della vicenda

Il calvario di Vincent inizia il 29 settembre 2008, quando viene ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Châlons-en-Champagne, a seguito di un incidente stradale. La prima decisione di interrompere l’alimentazione arriva nel 2013, con il solo accordo della moglie e tutti gli altri familiari all’oscuro. Da lì è stato un susseguirsi di tentativi di eutanasia, con la complicità della giustizia francese e della Cedu.