Anche un'islamologa musulmana nega l'obbligo del velo
L’islamologa marocchina Asma Lemrabet, studiosa scientificamente autorevole e rispettata, ritiene che nel Corano non si trovi traccia dell'obbligo del velo femminile. Si tratta di una divisa ideologica dei fondamentalisti e non di religione.
Velo islamico, la Corte UE lo vieta per il motivo sbagliato: la laicità
Dopo il ricorso di una musulmana, la Corte di Giustizia dell’UE ha assecondato la «rigorosa neutralità» di un Comune belga, che vieta segni religiosi vistosi. Per la Corte il motivo risiede nella laicità, declinata come indifferentismo o ateismo. Un motivo errato.
Il Nobel a Narges Mohammadi, la donna iraniana più perseguitata
Premio Nobel per la Pace a Narges Mohammadi, dissidente iraniana, dentro e fuori dal carcere dal 2001. Il suo attivismo, anche in difesa dei prigionieri, è il simbolo delle donne iraniane che resistono all'oppressione del regime islamico.
Iran, la rivolta continua. E il regime non la capisce
La Repubblica islamica è entrata nel terzo mese di proteste, a seguito della morte di Mahsa Amini legata all’obbligo del velo. Il governo accusa i manifestanti di complicità con i servizi segreti occidentali. Ma la crisi ha radici lontane ed è aggravata da un’economia in declino.
Egitto, è lotta contro il velo. Altro che islamofobia
Le donne che indossano lo hijab (il velo) sono sempre più spesso discriminate, nei luoghi pubblici e non solo. Il velo, in Egitto, è ormai considerato socialmente associato ai poveri. L'imam di al Azar, però, lo vuole imporre ancora, almeno nei giorni di festa. In Nord Africa il dibattito è aperto. Contrariamente all'Europa.
Lale Gül, minacciata perché vuole vivere senza velo
Lale Gül, giovane scrittrice turca emigrata in Olanda, nel libro autobiografico Io vivrò esprime tutto il disagio di una comunità segregata dalle sue stesse regole coraniche. Scuole separate, nessuna integrazione, la donna è discriminata come in un regime islamico. Per la sua pubblicazione, la famiglia e la comunità la minacciano di morte.
Il no al burqa è un no all’islamismo
La maggioranza degli elettori svizzeri, che ha votato per il divieto a indossare in luoghi pubblici burqa e niqab, viene tacciata di razzismo da neofemministe e islamo-gauchisme. In realtà qui non si tratta di libertà religiosa ma di abuso a fini politici (con danno per le donne) di un indumento, funzionale all’agenda ideologica di movimenti fondamentalisti. Anche l’Italia dovrebbe prendere esempio dalla Svizzera.
Violenza sulle donne, in aumento con il lockdown
Secondo un rapporto dell’Onu, la quarantena forzata ha causato un aumento degli abusi sui più vulnerabili. Solo un Paese su otto ha adottato misure per proteggere meglio le donne. Oggi ricorre la “Giornata” contro le violenze su di loro, eppure il fenomeno è grave un po’ dappertutto, Europa compresa, dove si uccide pure per la resistenza all’obbligo del velo e la volontà di integrazione.