Sant'Agostino: non è mai tardi per amare Dio
Il vescovo di Ippona è uno dei quattro grandi Padri e Dottori d'Occidente. Di etnia berbera, passato in gioventù per vie tortuose, si converte a Milano grazie a Sant'Ambrogio. La sua opera ha segnato la spiritualità e la filosofia europea.
- LA RICETTA: CHORBA BERBERA
La basilica di Sant’Ambrogio, uno scrigno di fede
La basilica di Sant’Ambrogio di Milano fu edificata per volontà del vescovo patrono nel IV secolo. Venne a lui dedicata e restaurata nel IX secolo e poi ancora nell'XI. Scrigno di fede, storia e di arte, dove l’oro dei mosaici sembra quasi fondersi con l’oro del Cielo, la chiesa però conserva l’austerità, il silenzio della preghiera.
Un capolavoro custodisce le reliquie di sant'Ambrogio
Nell’ambito della riqualificazione della chiesa di Milano del Vescovo Ambrogio grande rilievo ebbe la commissione del famoso altare d’oro, voluto per conservare le sue sacre spoglie e quelle dei santi martiri Gervasio e Protasio. Questo manufatto può essere annoverato tra i massimi capolavori dell’oreficeria carolingia.
Ambrogio, il maestro che guidò Agostino alla Bellezza
Anno 384 d.C., Agostino arriva a Milano grazie all’aiuto del pagano Quinto Aurelio Simmaco che vorrebbe opporlo ad Ambrogio. Ma sarà proprio il santo vescovo celebrato oggi, saldo nella fede in Gesù Cristo e grande conoscitore delle Scritture, a guidare Agostino a scoprire quella “Bellezza tanto antica” che il giovane filosofo non era ancora riuscito a trovare.