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Referendum giustizia

Salta il voto in maschera. Rimane la figuraccia
Il dietrofront

Salta il voto in maschera. Rimane la figuraccia

Prima una circolare firmata dai ministri Speranza e Lamorgese che sanciva l’assurdo obbligo della mascherina domenica 12 ai seggi. Poi, mentre pendeva il ricorso della Lega al Tar, il dietrofront degli stessi ministri: non più obbligo, ma “forte raccomandazione”. Rimane l’ennesima bizzarria del Governo Draghi, che usa la mascherina per allarmare, contro ogni logica.


«Referendum: domande giuste, risposte inadeguate»
INTERVISTA / AIROMA

«Referendum: domande giuste, risposte inadeguate»

«Di fronte a domande giuste, il referendum tende a fornire risposte inadeguate». Il giudice Domenico Airoma (Centro Studi Livatino) legge con la Bussola i cinque quesiti referendari su cui saremo chiamati a rispondere domenica. «L’accesso in magistratura rimane unico, così come rimane unico l’organo che decide su carriera, professionale e disciplina, ovvero il Consiglio Superiore della Magistratura, dove comunque siedono sia i pubblici ministeri sia i giudici. Finché la “casa” è comune, i pericoli di condizionamento reciproco permarranno».