Fuga dell'Isis. Lo sporco segreto di Raqqa
Lo sporco segreto di Raqqa è la ritirata concordata di migliaia di combattenti dell'Isis e delle loro famiglie. Concordata dopo regolare trattativa con i curdo-siriani appoggiati dagli Usa e dalla Coalizione. C'era il dubbio, ma ora è una certezza. E dove andranno tutti questi terroristi, armati e a piede libero? In Europa, molto probabilmente.
Raqqa, andata e ritorno: gli jihadisti rientrano in Italia
Un esercito di foreign fighters, dopo la caduta di Raqqa, capitale siriana di Isis, non ha altra scelta che riprendere la via dei Paesi d'origine. Tra cui l'Italia. Non c'è da stupirsi se, una volta tornati, gli jihadisti riprendano la lotta armata. E vengano considerati come "eroi" dagli islamisti che non sono mai partiti.
Terrorismo-immigrazione: le finte sorprese dal Governo
Il ministro degli Interni teme il rischio che con la caduta di Raqqa i jihadisti rientrino in Italia sfruttando i traffici di clandestini. Ma è un timore che intelligence e governi hanno già documentato. Il problema è che l'Europa non vuole incarcerarli
A Raqqa l'Isis è finito. E la guerra continua
“Tutto è finito a Raqqa, le nostre forze hanno assunto il pieno controllo della città". Fine dell'assedio durato cinque mesi. Ora la guerra continua nel Sudest siriano, dove si sono ritirati (col permesso delle forze democratiche siriane) centinaia di jihadisti. Ora dovranno affrontare regolari siriani, russi e iraniani al confine fra Siria e Iraq.
La caduta della capitale dello Stato Islamico
Le forze curde e i rivoluzionari siriani si preparano a lanciare l'assalto finale contro le ultime roccaforti dell'Isis a Raqqa, capitale del Califfato in Siria. Ma è mistero fitto su centinaia di jihadisti che si sono ritirati col consenso degli assedianti. Dove andranno a finire? Perché hanno potuto sganciarsi pacificamente?