Se l’Unicef non riconosce che la pornografia è un male
Un rapporto dell’Unicef - prima pubblicato, poi ritirato per le voci di protesta e ripresentato con lievi modifiche - sostiene l’idea che la pornografia non sia sempre dannosa per bambini e adolescenti. E ad essi non andrebbe negata una «vitale educazione sessuale», aborto e temi Lgbt inclusi. Un approccio scandaloso che non riconosce il male oggettivo della pornografia.
Cuties, un film che è bene non vedere
Nel film Cuties (Mignonnes), diffuso da Netflix, le protagoniste undicenni sono riprese in balli provocanti e atteggiamenti sessuali espliciti. Per la regista il fine è denunciare l’ipersessualizzazione. No, le bambine sono state usate e ritratte in modi degradanti: un male in sé. Se si vuole perseguire un fine buono si educa al bene, dunque alla purezza, per la quale c'è una sola via.