La famiglia gender fluid: una libertà che diventa violenza
Lousie, padre del piccolo Star si fa chiamare mamma e si opererà per apparire femmina, mentre Nikki, la madre, farà lo stesso per sembrare maschio. Il figlio invece non sa cosa vuole essere. Ma dove sono quanti gridano contro l'abuso di potere per costringere i bambini a compiere certi atti? Non è anche questa mancanza di rispetto verso la loro sessualità? Domande che costringono a ricomprendere il concetto di libertà.
Abusi nei bagni unisex e il trans nel carcere femminile
I dati sulle violenze nei bagni "gender free" crescono, mentre un uomo che si identifica come una donna, perciò detenuto nella prigione femminile, è stato spostato in quella maschile per aver abusato di alcune detenute. Ma la stampa continua a chiamarlo "lei" e il sistema non cambierà. Dove bisogna arrivare prima di accorgersi dei danni prodotti dalla menzogna?
Altro che ormoni e bimbi trans, la colpa è degli adulti
Una giornalista spiega sul Nyt la scelta di vestire la figlia da maschio e il figlio da femmina, alcune famiglie seguono il "gender neutral parenting", altre nascondono il sesso dei figli per lasciarli "liberi", mentre alcune marche inventano leggins per maschi e maglie nere con disegni femminili. Eppure si parla di baby-trans da assecondare con farmaci e ormoni.
Dite pure "buco frontale", ma la realtà non cambierà
È tipico del pensiero politicamente corretto il credere che cambiando i nomi alle cose cambi la realtà delle stesse. Ho chiesto lumi a un chirurgo plastico sul fatto del front hole. Mi ha spiegato che è un fatto puramente estetico: non si prova niente, anzi l’eventuale penetrazione può provocare dolore. Ma allora perché accanirsi?
Anatrella scagionato dai giudici, ma vescovo e giornali lo puniscono
Nei giorni scorsi mons. Anatrella, il prete terapeuta che denuncia da anni l'ideologia gender e che scrive opere scientifiche sulle cause dell'omosessualità, accusato di abusi sui pazienti, è stato scagionato sia dal tribunale civile sia da quello ecclesiale. Ma il vescovo di Parigi lo ha comunque sospeso mentre giornali laici e cattolici lo hanno diffamato. Perché punire un innocente? Si tratta forse di un regolamento di conti?
Per un imam e un alunno sono cristiani "radicali": licenziati
Un'insegnate inglese, denunciata da un sedicente cristiano, per aver detto che esiste il peccato ma che Dio ama i peccatori, è accusata di "estremismo". Un cappellano è stato cacciato dal carcere di Brixton perché l'imam lo ha definito troppo "radicale". Ecco la dittatura relativista, che unisce islamici e progressiti, "emancipata - disse papa Benedetto XVI - da Dio".
Unesco: l'educazione sessuale che espropria i figli ai genitori
La guida dell'Unesco indebolisce il ruolo dei genitori proponendo che si identifichino degli “adulti di fiducia” e rendendo la materia obbligatoria. Il delegato norvegese ha detto che “i bambini devono decidere autonomamente” su materie legate alla sessualità, proprio come vorrebbero i pedofili. Insomma, si va verso l'esproprio dei figli.
Autogestione con Arcigay: il liceo educa a senso unico
Al liceo Dini di Pisa a parlare durante l'autogestione di contraccezione ed Hiv è stata Arcigay. Un genitore ha chiesto che fosse fornita anche un'altra visione che però è stata negata, svelando che non si può più condurre una battaglia sulla libertà di scelta senza chiarire cosa sia l'educazione.
Il prete che usa Luxuria e l'ex trans che lo smentisce
Un prete intervista Luxuria per dire “che trans si nasce e Dio lo sa”. Ma Greene, che voleva essere femmina, spiega: "L'ideologia gender inganna e rende i piccoli degli oggetti sessuali". Perché dietro la falsa carità di Leonardi si nasconde l'odio per i limiti della creazione.
Carcere a chi chiama un trans con il pronome giusto
Nella democratica California dopo il divieto a curare i propri figli, arriva l'obbligo a chiamare i pazienti delle cliniche di ricovero che si sentono del sesso opposto al quale appartengono come fossero tali. Pena la multa e il carcere. Così dal "chiedere diritti" gli attivisti Lgbt sono arrivati alla "punizione" di chi non sposa la loro visione.
Manipolatrice e utopistica: è la gendercrazia
La Nuova BQ intervista Chiara Atzori alla vigilia dell'uscita del nuovo libro "Gendercrazia, nuova utopia". L’oscuramento della differenza tra maschile e femminile, l’uso di slogan accattivanti per ottenere consenso, la fecondazione artificiale, la natura umana da riscoprire nella triade madre-padre-figlio. «Spesso ci si dimentica del fatto che se si parla di gender si sta parlando di una clamorosa e ideologica bufala scientifica, che provoca una lenta disgregazione dell'umano. Il cambiamento di linguaggio che manipola le coscienze fa il resto».