Mondiali e Qatargate: Ue strumento di poteri esterni
I campionati mondiali di calcio del Qatar hanno raggiunto la loro conclusione “sportiva” in un clima surreale che illustra l'assoluta permeabilità delle istituzioni del Vecchio Continente a ogni pressione da parte di regimi autoritari mediorientali o nordafricani. Dietro le proclamazioni altisonanti sui “diritti” e l'”inclusione” sbandierate ai quattro venti c'è invece l'azione a favore di ben precisi interessi politici di Stati, derivante da do ut des opachi, fuori da ogni regola e principio tra l'islam fondamentalista e i settori prevalenti delle sinistre progressiste euro-occidentali.
La Fifa mainstream cede alla "fifa" dei musulmani
Niente fascia arcobaleno in Qatar: di fronte all'intransigenza islamica il "calcisticamente corretto" fa dietrofront e rinuncia anche a richiami impliciti alle lotte Lgbt. Ma senza perdere il vizietto di sfruttare il calcio per campagne buoniste, almeno quelle concesse dall'emiro.