Eluana Englaro: chi ammette l'orrore ora vede il miracolo
Eluana ritorna al cuore perché non l’abbiamo mai lasciata. "Non uccidere", il fatto che vi siano tanta confusione e dolore non cambia questi imperativi, ma li rende più stringenti per chi, immeritatamente, vede ancora qualcosa dello splendore del vero. La testimonianza si rende qui e ora. Si risponde a Dio ora.
I nuovi Charlie Gard, le Dat e una società disperata
L'Alta Corte di Londra acconsente alla richiesta dell’ospedale King’s College di uccidere il piccolo Isaiah Haastrup, contro il parere dei genitori (stessa sorte per la francese Inés). Illusi come i genitori di Charlie o schiavi di un istema sanitario darwinista attivo da anni? Certo è che chi inventò gli ospedali diffondendo la carità non avrebbe mai agito così.
- LA LEGGE INGLESE CHE HA GIA'UCCISO MILIONI DI PERSONE - di Roberta Spola
La legge per cui Charlie Gard non fu il primo a morire così
Ecco il protocollo di accompagnamento alla morte sviluppato a fine anni ’90 nel Regno Unito per il presunto "miglior interesse" del paziente in cui chi poteva presumibilmente morire entro un anno veniva inserito in un elenco chiamato "death list": gli ospedali ricevevano denaro in base al numero di pazienti in lista.
Il libro: perché la morte di Charlie Gard fu eutanasia
Assuntina Morresi in "Charlie Gard. Eutanasia di Stato" ripercorre la vicenda legata alla vita e la morte del piccolo inglese. Guardando a tutti i fatti, le dichiarazioni e le incongruenze si capisce che si è trattato di un vero e proprio omicidio che segna la fine dell'umanesimo occidentale.
"Adottiamo bimbi malati come Charlie che ci donano gioia"
Dopo mesi di dibattiti su Charlie Gard e ora su Alfie Evans, la storia di una famiglia che ha adottato diversi bimbi in fin di vita, svela l'unica posizione umana e desiderabile davanti alla disabilità di piccoli definiti "vegetali". Ecco lo spettacolo della carità capace di accogliere il valore di ogni vita.
I medici vogliono uccidere Alfie: "La sua vita non ha senso"
Dopo l’omicidio di Stato di Charlie Gard ora "sta per essere condannato Alfie Evans", 17 mesi, di cui oltre 12 presso l’Alder Hey Children’s Hospital di Liverpool. Il piccolo interagisce e un ospedale europeo è pronto a curarlo. Ma per i medici "la sua qualità di vita è povera e senza senso”.
- «FERMATE LA LEGGE SULLE DAT»: APPELLO AI SENATORI