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Emigranti

Studenti nigeriani all’estero accumulano diplomi per non essere rimpatriati

Decine di migliaia di giovani nigeriani ogni anno ottengono permessi di soggiorno per studio in Europa e in America del Nord

Migrazioni 12_09_2021

Gli stranieri extracomunitari che vogliono vivere in Europa o in America del Nord, ma arrivando senza documenti, per lo più sostengono di essere profughi e chiedono protezione internazionale: al loro arrivo, per non essere respinti, o in seguito, quando stanno per essere rimpatriati perché privi di permesso di soggiorno. Un modo per emigrare legalmente è trovare lavoro, approfittando del sistema di quote di immigrazione stabilite dai governi. Un altro modo è ottenendo un permesso di soggiorno per studio. Nel 2020 circa 100.000 nigeriani sono andati all’estero per studiare, molti con la speranza di rimanere poi stabilmente nel paese in cui hanno studiato. Le destinazioni preferite, soprattutto per quelli con più mezzi, sono i paesi anglofoni come il Canada, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti. In Europa il Belgio è una delle destinazioni più ricercate perché, al confronto di altri stati europei, le tasse scolastiche sono basse e lo è anche il costo della vita. Tuttavia, anche a causa della lingua, risulta poi difficile per loro, che parlano inglese, trovare lavoro. In compenso al termine degli studi possono rimanere un anno nel paese mentre cercano un impiego. Se non lo trovano possono anche decidere di iscriversi ad altri corsi di laurea, nello stesso paese o in un altro, e ottenere quindi un nuovo permesso di soggiorno temporaneo per studio. Un reportage della Bbc del 30 agosto, intitolato “Gli studenti nigeriani accumulano diplomi per rimanere in Europa”, ha intervistato diversi giovani nigeriani che studiano in Belgio. Il giornalista ha incontrato studenti che collezionano diplomi con l’intenzione, in attesa di trovare un lavoro, di aggiungere nuovi titoli al loro curriculum iscrivendosi a master e corsi di specializzazione. Altri invece lo fanno semplicemente per prendere tempo e non dover tornare a casa, e allora si orientano su corsi di studio poco impegnativi. “Sono una africana che studia Studi africani in Belgio, cose da pazzi – ha detto una ragazza arrivata nel 2019 e al suo secondo diploma – non lo prendo sul serio, mi serve solo ad ammazzare il tempo mentre decido che cosa fare”.