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INTERVISTA AL MEDICO

Sospeso anche Frajese: «ll vaccino altera il sistema immunitario»

L'Ordine sospende anche "Vanni" Frajese, il noto endocrinologo che in tv zittì Sileri sulla sperimentalità dei vaccini. E lui alla Bussola spiega il tradimento della classe medica: «Da ordine e enti regolatori una superficialità sconcertante»; «utilizzare i bambini come cavie è stato il punto di non ritorno dell'anti-medicina»; «i case report sugli effetti avversi mostrano ormai senza ombra di dubbio che il vaccino indebolisce il sistema immunitario, poi la patologia che arriva dipende dai fattori di rischio: è come una bomba, non sai dove arrivano le schegge»; «le mie pazienti ora sono disperate: una vaccinata su 3 ha problemi mestruali»; «ora combatterò in vista di settembre, ma molti medici si stanno svegliando».

Attualità 11_05_2022

“Da ieri anche io ho i galloni”. L’uditorio di Contiamoci, l’associazione di medici fondata da Dario Giacomini che si batte contro le discriminazioni dei sanitari colpiti dai provvedimenti di sospensione per non essersi vaccinati, lo ha accolto con un applauso nel corso del suo incontro di sabato a Bergamo. Qualche risata, più per stemperare la tensione o condividere la sorte, ma l’amarezza è grande perché si tratta di medici che non possono svolgere il loro lavoro perché non si sono piegati al diktat dell’inoculo.

Tra loro da sabato scorso c’è anche Giovanni Frajese, per tutti ormai Vanni, professore associato di Uniroma Foro Italico, figlio d’arte e nipote del compianto giornalista Paolo Frajese. Endocrinologo di primo livello del servizio pubblico con un’attività pubblica ragguardevole. Nell’ultimo anno è diventato un personaggio iconico nel mondo dei non vaccinati per scelta e convinzione, perché Frajese tutte le volte che ne ha avuto l’occasione non ha taciuto i rischi derivanti dai cosiddetti vaccini.

Come quando nel giugno scorso stupì tutti a un’audizione in Senato, dicendo che non avrebbe vaccinato la figlia adolescente o come quando, ospite di Myrta Merlino su La7, punzecchiò il suo compagno di studi diventato viceministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri, sulla sperimentalità dei vaccini. Sileri tacque, incassò la malaparata e da allora Frajese non ha mai smesso di essere invitato per esprimere la sua opinione di scienziato su quelli che anche lui, oggi, definisce “trattamenti genici”.

Qualche nemico se l’è fatto, ma soprattutto è stato letteralmente investito da richieste di aiuto di pazienti che gli sottoponevano le loro problematiche post vaccinazione.

Fino alla sospensione comunicatagli dall’Ordine dei Medici di Roma soltanto sabato.

«Per la verità me l’aspettavo prima», spiega Frajese in questa intervista in esclusiva alla Bussola.

Una umiliazione, dopo tanti anni di carriera?
Da un certo punto di vista una liberazione. Mi ero autosospeso dalla pratica per coerenza. Ora è arrivata la certificazione.

Che cosa non può fare?
Tutta l’attività medica, posso solo esprimere pareri pro veritate.

E quanto durerà questa sospensione?
Ottima domanda. In teoria, giusto per far comprendere che cosa voglia dire coerenza, sono in possesso da green pass da guarito.

E quindi?
Se lo inviassi all’Ordine mi revocherebbero la sospensione per poi ridarmela alla scadenza dei tre mesi, ma la cosa non mi interessa.

Perché?
Perché non voglio adattarmi a un sistema messo in piedi da questo governo che reputo antidemocratico, anticostituzionale e vergognoso.

Perché dice di non sentirsi umiliato?
Perché adesso posso combattere a viso aperto. In questo modo continuerò a studiare le reazioni avverse e occuparmi dell’impugnazione del provvedimento che ovviamente dal punto di vista legale impronterò su ragioni scientifiche.

Teoricamente però l’obbligo vaccinale permarrà fino a dicembre…
Vediamo a settembre che succederà. Mi aspetto che tireranno fuori il cosiddetto nuovo vaccino anti-Omicron legandolo al vaccino antinfluenzale, ma voglio vedere i colleghi medici che cosa faranno.

Cioè?
Lo sa quanti sono i colleghi che hanno smesso di crederci?

Quanti?
Sono tantissimi. Aver puntato tutto sul concetto di fede nella scienza è stato un errore colossale. La scienza non è materia di fede. Ci sono stati troppi errori.

Qua è stato l’errore più grande?
Quello più grave, direi, è stato utilizzare i bambini come cavie. Lì si è varcata una soglia inaudita. Utilizzare i bambini per sperimentazioni geniche è un punto di non ritorno che segnerà nel male la medicina, bisogna fermarsi e farò di tutto per affermarlo.

Chi incolpa?
Ordine, enti regolatori, governo: il livello di superficialità con cui è stata trattata questa vicenda è sconcertante e in tanti medici si sono fidati con altrettanta e colpevole superficialità. Ma stanno tornando sui loro passi, lo sento nel mio ambiente.

Lei ormai è un personaggio noto. Non trova che sospendere un personaggio che viene chiamato in tv sia un atto più politico che sanitario?
Me lo aspettavo, ma a dire il vero pensavo che sarebbero andati avanti col procedimento disciplinare intentato dall’Ordine per le mie dichiarazioni tv sul vaccino sperimentale davanti a Sileri.

E invece?
Invece non è andato avanti nulla: non gli conveniva, ma sarebbe stato divertente e utile alla causa fare una lezione all’Ordine del Medici sul tema delle reazioni avverse e della sperimentalità del vaccino. Ma in fondo sono politici ed esperti di economia, poco hanno di scienza.

Ora la cercano in tanti?
Tantissimi, non riesco a stare dietro ai messaggi e alle telefonate. I medici hanno ignorato completamente l’esistenza dei loro pazienti danneggiati.

E i suoi pazienti?
Sono disperati, anche perché ora faccio fatica ad indirizzarli ad altri colleghi medici di cui possa fidarmi. Questa vicenda ha svelato la povertà di molti cuori….

Veniamo all’aspetto scientifico. Quali sono le ultime novità sul fronte reazioni avverse da vaccino anti-Covid?
La mole di dati scientifici cresce giornalmente. Ci sono sia report di storie, sia serie di case report cioè di tutti coloro che hanno uno stesso tipo di problema medico e piano piano l’enciclopedia di effetti collaterali di questo trattamento genico viene arricchita di nuovi particolari.

Su quali patologie ci concentriamo?
Le patologie sono tali e tante che non avrebbe senso stare qui a elencarle. Giova, secondo me, indicare un elemento scatenante in modo da far comprendere la radice vaccinale di ogni reazione.

E sarebbe?
Si può affermare senza ombra di dubbio che si assiste a un’interazione con la produzione di interferone e delle sottopopolazioni linfocitarie. In poche parole, c’è un’alterazione del sistema immunitario.

E questo significa?
Che il corpo è più debole ed esposto. Poi, una volta che il sistema immunitario, che è un elemento importantissimo per la difesa del nostro corpo, viene indebolito, tutto può succedere. È come una bomba, poi non sai dove arrivano le schegge.

Quindi i casi di trombosi, miocarditi, parestesie hanno un’unica causa?
Un unico fattore originario, poi il nostro corpo ha diversi elementi scatenanti e con i suoi fattori di rischio, le sue interazioni e la comorbilità fa il resto: tumori improvvisi, coaguli del sangue… c’è da sbizzarrirsi. Su Nature è stato appena pubblicato un report: nei giovani, dopo la vaccinazione, si è già visto un aumento di infarti del 25%. Ha idea quanto sia un aumento del 25%?

Alto. Ma la medicina ufficiale nega una qualunque correlazione.
Hanno i paraocchi certi medici, non dicono quello che vedono. O non vedono per paura, tornaconto, comodità. O spesso anche indisponibilità a informarsi.

La politica ancora tace…
Eppure l’altro giorno in Senato il professor Mariano Bizzarri avrebbe dovuto aprire qualche occhio. È stato chiamato dalla Lega, che non mi ha ancora espresso solidarietà. Francesca Donato, Paragone e Alternativa me l’hanno espressa.

Non ha paura di diventare l’Orsini del Covid?
(ride) No, francamente non è un mio pensiero.

Dei pazienti che seguiva fino alla sospensione quanti manifestano già i tratti dell’invalidità permanente?
In un buon 25% delle donne che hanno manifestato problemi mestruali, la metà sono scomparsi in alcuni mesi, l’altra metà si sta cronicizzando, ma è un timore più che una certezza. Il tempo lo potrà dire meglio, di sicuro la strada è quella della permanenza di un’invalidità.

Con quali conseguenze?
Problemi all’apparato riproduttivo.

Ha riscontri di quello che vede?
Sì. In uno studio a cui ha partecipato il professor Marco Cosentino si è visto che tra la seconda e la terza dose il 60% delle donne ha avuto problemi mestruali e che solo la metà di questi si risolvono dopo un po’ di tempo. Una donna su tre in età fertile vaccinata ha disturbi mestruali che permangono.  

Tornando al suo amico e compagno di scuola Sileri: si è fatto vivo?
Ma figuriamoci.

Lo cercherà?
Non vedo perché. Il mio obiettivo è quello di portare avanti questa battaglia. Per riprenderci la medicina, quella vera.