«Solo con Dio al primo posto avremo pace e prosperità»
Suor Emmanuel Maillard, residente a Medjugorje e grande apostola della Madonna, spiega alla Nuova Bussola Quotidiana il significato dell'epidemia che sta mettendo in ginocchio «un mondo che si credeva invulnerabile»; i mali della quarantena e i beni a cui attaccarsi; la prova permessa come «segno dell'amore di un Padre che desidera la salvezza dei suoi figli»; la corsa verso Gesù delle pie donne, nonostante il divieto «della polizia del tempo»; il mistero della corredenzione di Maria e di una sofferenza piena di senso. Infine, rivela l'unica via per porre fine al virus.
Ci si è chiesti cosa significhi per l'Occidente che si pensava invulnerabile lo stravolgimento generato da un virus invisibile e indecifrabile che sta portando con sé oltre alla morte diversi altri mali, mettendo in luce da una parte una crisi di fede in Dio e dall'altra un neonato bisogno di Lui. Non è possibile non pensare ai messaggi che da 39 anni la Madonna sta dando a Medjugorje, in un'epoca di scontro fra lei e satana e che sappiamo essere quella dei dieci segreti mariani che i veggenti dovranno rivelare al mondo. Suor Emmanuel Maillard, residente a Medjugorje e grande apostola della Madonna, spiega alla Nuova Bussola Quotidiana gli avvertimenti di Maria, la strada per combattere il male, per non temere il futuro e per costruire un secolo di pace.
Il mondo che pensava di aver debellato la sofferenza e la malattia si trova a non riuscire a comprendere la natura e la modalità di diffusione di questo nuovo virus, mentre non c’è alcuna cura sicura. Tutto ciò sta paralizzando un’umanità che si credeva invulnerabile. Un bene o un male?
L’uomo è vulnerabile da sempre e sempre lo sarà da quando c’è il peccato originale. Ma con scienza, progresso e materialismo l’uomo si è illuso di non essere tale e quindi di non avere più bisogno da Dio. Il virus è un male e non viene da Dio, ma viene dall’allontanamento da Lui. Dio però lo ha permesso e, come ogni male, può usarlo in nostro favore: finora pensavamo di farcela senza Lui perciò vivevamo nell’assenza della vera pace, dell’amore, di luce e salvezza. Questo vuoto spirituale, creato da noi, è stato invaso dai demoni che cercano il vuoto perché possono riempirlo, come dice Gesù nel Vangelo. Perciò questo virus mondiale, severo e probabilmente fabbricato dall’uomo, viene in un momento in cui l’uomo è già in balia del diavolo. D’altra parte tante persone si stanno chiedendo per la prima volta quale senso abbia la vita umana: “Se una cosa più piccola di una mosca può mettere in crisi il mondo intero, che cosa è la vita umana?”. Siamo costretti a fermarci e chiederci cosa ci sia dopo la morte, come la Madonna chiede di fare da anni attraverso i messaggi dati ai veggenti di Medjugorje. «Fermatevi, e riflettete sul vostro futuro e chiedetevi, “Cosa volete?”». Questa ricerca sta permettendo a molti di ricevere la luce, di ipotizzare che forse c’è un Dio che ci ama e che può salvarci. Da una sorgente di bontà ci può arrivare solo la bontà! Molti stanno provando ad avvicinarsi al Signore, a contare finalmente su di Lui perché ora non hanno false alternative che reggano. Ricevo tante testimonianze di questo fenomeno.
C’è però da dire che nonostante le chiusure e le quarantene i contagi continuano, ma i governi (e anche tanti cristiani) sono ancora convinti che a salvarci sarà una strategia umana e così Dio viene comunque messo ai margini. Inoltre si continua a promuovere l’aborto, l’eutanasia, mentre la tecnologia sta abituando la gente a vivere nel virtuale. Molti dei nostri figli usciranno dipendenti da essa. Come difenderci da tutto questo?
Questa pandemia sta provocando tutti i mali da lei elencati. Penso anche alla pornografia gratuita, ai reati di pedofilia che stanno crescendo (dati della polizia inglese, ndr) ma noi possiamo scegliere di tenerci lontani da tutto questo e di ricorrere a Dio. La maggioranza dei governi è pagana (non tutti!), e non conosce Dio, ed anche tanti cristiani vivono nel peccato! Perciò è normale che si cerchi la soluzione in mezzi umani. Ma la novità è che così non ce la si fa più e questo è un bene per le ragioni dette sopra. Per quanto riguarda i figli, invece, il ruolo dei genitori è importantissimo! Ma non basta parlare, dovete dare l’esempio. Se i genitori spiegano ai figli fin dall’infanzia la fede e i suoi fondamenti e che la vita è una lotta per il bene, una lotta che costa, siamo già a metà dell’opera. Siccome siamo deboli dobbiamo chiedere la forza a Dio. Oggi internet propone di tutto ma se vigiliamo limitando l’esposizione e aiutandoli a cercare Dio anche lì, possono essere nutriti di cose belle.
L'economia è paralizzata, per molti ingiustamente (c'è chi pensa che il collasso economico produrrà ancora più povertà e quindi morti). C’è poi il problema della mancanza di tamponi per cui persone che si ritengono guarite magari ne contagiano altre. Ma, al di là di questo, camminando per le strade vuote e silenziose, pensando alle domeniche vissute nei centri commerciali o lavorando, pensando alla Comunione presa come diritto, pensando alla globalizzazione come imperativo, all’ideologia dell’immigrazione a tutti i costi, non si può non avvertire che forse tutto ci fa anche bene.
Questa è un’altra ragione per cui nella prova il Signore ci sta educando: abbiamo creduto che la felicità venisse dal benessere economico, nonostante la nostra epoca sia fra le più disperate e tristi (pensiamo ai tassi di depressione, ai suicidi, alle crisi famigliari). Tutto ciò è perché, anche se si riempie la pancia, l’uomo non sopporta la lontananza da Dio, essendo fatto per Lui. Per questo la Madonna ci dice che siamo progrediti come civiltà ma che abbiamo perso Dio e quindi non veniamo davvero saziati. Satana vi devia con l’egoismo e il modernismo, dice la Madonna. L’errore grosso è di pensare che ci sia solo questa vita e che tutto vada costruito e fatto per la vita terrena: in quest’ora grave, il fallimento del modernismo è evidente, perciò ci conviene mettere Dio al primo posto, sarà lì la nostra salvezza! Molti lo hanno già fatto. Infatti la Madonna ha detto che è contenta perché, come ha detto la veggente Marija, in alcuni cuori è già cominciato il trionfo del suo Cuore Immacolato. In alcuni cuori... che devono aumentare in numero! «Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà», ci ha promesso la Madonna. Non ha detto alla fine di che cosa, ma noi sappiamo che ogni trionfo è preceduto da un conflitto. Non si trionfa sulla pace. È nel momento in cui tutto sembrava perduto che Gesù ha trionfato sulla morte, e Gesù e Maria fanno un solo Cuore! Siamo coinvolti nella stessa lotta per la stessa vittoria per la quale tutto il Cielo ci assiste, i santi e gli angeli!
Il 25 luglio scorso la Madonna ha detto che il peccato avrebbe regnato, pare quasi che questo virus sia solo un inizio di prova data al mondo per convertirsi. Ma poi la Madonna ha proseguito dicendo che resisteremo solo se saremo suoi. Può ripetere come possiamo diventare suoi così da non vivere nel terrore e nella disperazione?
Sì, «il peccato regnerà», l’ha detto lei, «ma se siete miei», ha aggiunto, ossia se vivete tutti i miei messaggi (preghiera, lettura della Bibbia, Eucarestia, Confessione, digiuno) «vincerete, perché il vostro rifugio sarà il cuore di Gesù»: oggi abbiamo solo questo rifugio, non dobbiamo cercarne un altro! Più vicini saremo a questo Cuore meraviglioso, vivendo i messaggi della Madonna, più saremo felici già qui sulla terra.
Lei parla dell’Eucarestia ma tutte le Messe in Italia sono celebrate privatamente come mai era accaduto, nemmeno durante le pestilenze: Marija, veggente di Medjugorje, ha detto a padre Livio che l’impedimento ad andare in Chiesa o celebrare la Messa è opera del maligno. Pare di vivere l'epoca del Sabato Santo di cui parlava Ratizinger. Tanti fedeli si sentono smarriti come le pie donne che si chiedevano: dove hanno portato il mio Signore? Come vivere questa sofferenza?
Le pie donne hanno pianto, certo, ma si sono alzate presto e sono andate a cercare Gesù malgrado la polizia dell’epoca, nonostante il pericolo e le guardie. Hanno espresso così il loro forte attaccamento a Gesù. Quindi, se le chiese sono aperte, innanzitutto si può andare. Dove invece le chiese sono chiuse, o si è in quarantena malati, e si è impediti ad accedervi, non c’è colpa del fedele. Dio non ha limiti per darsi all’uomo. Perciò Dio arriva anche ora in coloro che lo chiamano. Sono stata spesso in Cina, lì ci sono persone che camminano chilometri per andare a Messa, ma in altri casi le distanze sono così enormi che la gente può solo unirsi spiritualmente. Non è la stessa cosa ma nonostante questo, anzi proprio dentro questa prova, la gente si fa santa. Incoraggio le persone che davvero non hanno alternative e che vorrebbero andare in chiesa, ma non possono, a seguire la Messa in tv e a fare la comunione spirituale con il cuore.
Medjugorje è vuota per la prima volta, da 39 anni (inizio delle apparizioni). La Madonna il 18 marzo scorso ha detto che non sarebbe più apparsa il 2 del mese. Fra un anno saranno 40 anni di apparizioni. Che significato ha tutto questo per il mondo?
Non sappiamo cosa avverrà, solo i veggenti conoscono i segreti. Ma dobbiamo ricordare che nel Natale del 1982 la Madonna disse alla veggente Mirijana che non le sarebbe apparsa più quotidianamente ma solo 18 marzo di ogni anno. Poi circa 20 anni fa le concesse un favore particolare, ma limitato nel tempo, apparendole ogni secondo giorno del mese. Perché? Lo sa la Madonna. Perché si è fermata? Anche questo lo sa solo lei. Ma una cosa la sappiamo anche noi: se lo fa è per il nostro bene, con il suo amore materno. Perciò anche se non la capiamo non dobbiamo pensare che la Madonna ci abbandona nel momento del bisogno, ma ringraziare di questa scelta di cui capiremo il senso. Vogliamo anche ringraziarla delle apparizioni del 2 che sono durate più di 20 anni!
Il 18 marzo 2018 la Madonna ci avvisò che le prove sarebbero state ancora più dure, ma ci disse che le anime che muoiono in Dio non vanno perse e che occorre avere fiducia illimitata nell'amore di Dio come la ebbe lei (anche sotto la croce). Ci chiede forse di temere più il peccato che non la morte dei nostri fratelli. Per cosa dobbiamo pregare?
Il Signore ci ama così tanto che ha una sola preoccupazione: ci vuole con Lui in Paradiso a godere per sempre di una felicità che non si può immaginare. A vivere il sogno di tutti gli uomini. Il peccato è un accidente permesso che però può essere rimesso. Invece, la felicità eterna è per sempre. Certo la Madonna e il Signore preferiscono la sofferenza temporanea alla dannazione eterna. Nel villaggio di Medjugorje un pellegrino vide un pastore che spezzava la gamba alla sua pecora, perciò gli gridò: «No, Ma che fai?». Quello gli rispose: «Lo faccio per salvare questo animale che continua a fuggire e così rischia di perdersi e morire. Con la gamba lesa per un poco non potrà camminare, me la terrò sulle spalle così da abituarla a me, alla mia voce, al mio odore, finché non potrà farne a meno. E quando tornerà a camminare non rischierà più di allontanarsi e perdersi. Dio ci ama così, questa è la fiducia che dobbiamo avere oggi in Lui, perché Dio ha solo un pensiero: la salvezza delle anime, ossia la felicità eterna della sua creatura.
C’è poi la questione della sofferenza permessa che scandalizza molti cattolici. Eppure se offerta a Dio può generare amore, bene, conversioni, come insegna Giovanni Paolo II nella Salvifici Doloris.
La sofferenza offerta a Gesù salva le anime. È il mistero scandaloso della croce e della corredenzione, La Madonna è corredentrice, come molti santi e mistici ed anche papi hanno affermato e come si legge in questi documenti (qui e qui). Maria offriva sotto la croce le sue sofferenze e così le univa a quelle di suo Figlio, aiutandolo a salvare il mondo. Anche noi che siamo il corpo mistico di Gesù, la Chiesa, nel battesimo abbiamo ricevuto la grazia del sacerdozio regale dei fedeli, con la possibilità straordinaria di offrire le nostre sofferenze per unirle alla sofferenza di Gesù e renderle così divine. Come dice san Paolo: «Io voglio completare ciò che manca nella mia carne alla passione di Cristo». Lui, come altri santi, ha offerto le sue sofferenze per aiutare il Salvatore a salvare più anime. Questa è la grande consolazione che dobbiamo dare alle anime che ora soffrono in solitudine. La disperazione infatti non viene dalla sofferenza ma dalla mancanza di un significato per cui viverla.
Nell’ottica di un Dio che per la salvezza delle anime farebbe di tutto, può essere che fin che il mondo non si convertirà le prove continueranno?
Io credo alle sorprese di Dio. Ma il 25 dicembre 1999 la Madonna ci ha chiesto di mettere Gesù al primo posto. Disse che se così avremmo fatto il nuovo secolo sarebbe stato «di pace e di prosperità». Perciò se non metteremo Gesù al primo posto continueremo a soffrire, altrimenti otterremo la pace e la salvezza. Da parte di Dio la chiamata è del tutto chiara. Ma l’uomo deve ascoltare! Shema Israele!