San Girolamo
«Ignorare le Scritture è ignorare Cristo», diceva san Girolamo (347-420), uno degli uomini più eruditi del suo tempo a cui tutta la cristianità deve molto. Dal carattere impetuoso, contrastò vigorosamente l’arianesimo e ogni altra forma di eresia
Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
Michele (da Mi-ka-El), che significa «Chi è come Dio?», già nel nome esprime l’onnipotenza del Creatore assieme all’umiltà dell’Arcangelo, principe delle milizie celesti. Gabriele (da Gavri’El), «Fortezza di Dio», con la sua figura testimonia bene come Antico e Nuovo Testamento si illuminino a vicenda. Raffaele (da Rafa’El), «Medicina di Dio», compare nel Libro di Tobia, dove si rivela «uno dei sette angeli che sono sempre pronti a entrare alla presenza della gloria del Signore».
San Venceslao
Patrono di Repubblica Ceca e Slovacchia, san Venceslao (907-935), figlio del duca di Boemia, visse in una terra in cui il cristianesimo stava iniziando a diffondersi grazie all’evangelizzazione dei popoli slavi avviata pochi decenni prima dai santi Cirillo e Metodio
San Vincenzo de’ Paoli
Le principali virtù della spiritualità di san Vincenzo de' Paoli (c. 1576-1660) sono condensate in quelle che sono dette «Cinque pietre di Davide»: la semplicità, l’umiltà, la mansuetudine, la mortificazione, lo zelo per la salvezza delle anime. «Non basta che io ami Dio se il mio prossimo non l’ama», insegnava il santo, patrono dei prigionieri e delle società caritatevoli
Santi Cosma e Damiano
I santi martiri Cosma e Damiano furono soprannominati anargiri, cioè “senza denaro” (dal termine greco anargyroi), perché curavano i malati senza chiedere compenso. Ma da cristiani sapevano che la prima carità è far conoscere il Medico celeste: Gesù
Sante Aurelia e Neomisia
Originarie dell'Asia Minore, Aurelia e Neomisia mostrarono fin da piccole grande bontà e rimasero orfane in gioventù. I loro corpi riposano nella cripta della cattedrale di Anagni, la città da loro raggiunta dopo essere state violentemente percosse dai Saraceni sulla via Latina
San Pacifico
Il suo passo preferito del Vangelo era tratto dal Discorso della Montagna: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio». Così, quando all’età di 17 anni Carlo Antonio Divini (1653-1721) entrò tra i francescani del convento di Forano, fu per lui naturale scegliere Pacifico come suo nome religioso
San Pio da Pietrelcina
«La sorte delle anime elette è il patire», diceva san Pio da Pietrelcina (1887-1968), al secolo Francesco Forgione, nato e cresciuto in una famiglia devota che ogni sera recitava insieme il Rosario. Nella Messa si manifestava tutta la sua partecipazione al Calvario di Nostro Signore e i fedeli facevano la fila per assistervi
Santi Maurizio e compagni
La più antica fonte scritta sul martirio di san Maurizio (†287) e dei suoi compagni della Legione Tebea, da lui guidata, è la Passio Agaunensium martyrum
San Matteo
Prima pubblicano, poi apostolo ed evangelista, infine santo. Matteo, che Luca e Marco chiamano anche Levi, descrive così la radicale svolta della sua vita: «Andando via di là, Gesù vide un uomo seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: “Seguimi”. Ed egli si alzò e lo seguì»
Santi martiri coreani
«Non trovando alcun mezzo per far cambiare idea ai cristiani, bisogna assolutamente farli morire per distruggere il germe della loro follia». Così recitava l’editto del re Sunjo nel 1802, che ratificava le persecuzioni già in atto dalla fine del XVIII secolo, quando era nata, in modo singolare, la prima comunità cristiana
San Gennaro
Della venerazione di san Gennaro (c. 272-305), vescovo di Benevento di cui furono traslate le spoglie a Napoli, c'è traccia in diverse fonti antiche, in primis il Martirologio Geronimiano. Il suo martirio avvenne all’inizio del IV secolo, durante le persecuzioni di Diocleziano