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IN PARADISO CON DANTE / 30

San Bernardo intona l’inno alla Vergine

Proseguiamo il nostro viaggio nella Divina Commedia con il bellissimo inno di Dante alla Vergine. Una preghiera, lunga 39 versi, che ispirerà anche Petrarca.

Cultura 01_06_2023

Il canto XXXIII del Paradiso si apre con una delle preghiere più belle che siano mai state dedicate alla Madonna, conosciuta anche come Inno alla Vergine. Lunga trentanove versi, la preghiera si struttura in due parti, la prima delle quali (vv. 1-21) è l’elogio di Maria, la seconda è una richiesta alla Vergine perché Dante possa conservare sani i suoi sensi, dopo aver visto Dio.

Con un ardore di carità così intenso che mai ha provato per se stesso san Bernardo prega, quindi, la Madonna perché Dante possa elevarsi fino alla visione di Dio in modo tale che gli possa essere rivelato il Bene che soddisfa ogni umano desiderio di felicità. Il poeta deve, però, conservare intatti tutti i suoi sensi e la memoria in modo tale che quando tornerà sulla Terra possa raccontare e manifestare tutto quanto ha veduto, quel Dio che è definito da san Bernardo come «l’ultima salute» (cioè l’estrema nostra possibilità di salvezza) e «sommo piacer» (ovvero felicità piena per l’essere umano).

L’inno di Dante alla Vergine avrà un notevole influsso anche sul Canzoniere del Petrarca che si concluderà con la preghiera Vergine bella che di sol vestita.