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Grecia, rapporto Acnur

Samos e Lesbo, preoccupa il sovraffollamento dei centri di accoglienza

L’Acnur denuncia i disagi e i rischi degli gli immigrati nei centri di accoglienza della Grecia e chiede al governo misure per garantire sicurezza a donne e bambini troppo spesso vittime di molestie e aggressioni sessuali

Migrazioni 01_03_2018

Dall’inizio del 2018 hanno raggiunto la Grecia attraversando il Mediterraneo poco più di 2.700 emigranti illegali. Si aggiungono ai quasi 17.000 già ospitati portando al 97% i posti disponibili occupati e creando disagi dovuti a sovraffollamento in alcune isole. Un recente rapporto dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati richiama l’attenzione sui crescenti problemi di sicurezza e sanitari riscontrati, di cui risentono soprattutto donne e bambini. La situazione è particolarmente allarmante nei centri di accoglienza e identificazione delle isole di Lesbo e Samos dove si trovano circa 5.500 persone, il doppio di quelle previste. In entrambi i centri, ma specialmente a Lesbo, il sovraffollamento moltiplica le molestie sessuali. I bagni – riferisce il rapporto Acnur – dopo il tramonto diventano off limits per donne e bambini, ma sono pericolosi anche di giorno. Individuare e aiutare le vittime è difficile perché molte sono riluttanti a denunciare le aggressioni per paura, vergogna, senso di impotenza, timore di subire discriminazioni, stigma e ritorsioni, sfiducia nei confronti del personale Acnur e dei consulenti, medici e psicologi, incaricati di assistere gli immigrati. Nel 2017 hanno denunciato all’Acnur molestie e aggressioni sessuali 622 immigrati, nel 28% dei casi dicendo di averle subite dopo l’arrivo in Grecia. Ma, per i motivi indicati, si ritiene che gli incidenti siano stati molti più di quelli registrati. I problemi di sicurezza non si limitano alla violenza sessuale. Le unità di polizia sono insufficienti specialmente di notte e non bastano a sorvegliare le aree circostanti i centri dove molti immigrati vivono nelle tende, del tutto privi di protezione. L’Acnur ha pertanto chiesto al governo greco di allestire bagni separati per maschi e femmine, fare in modo che donne e bambini non debbano spartire le strutture abitative con uomini sconosciuti, potenziare dappertutto l’illuminazione, aumentare il numero di medici, psicologi, mediatori culturali e consulenti a cui denunciare molestie e aggressioni sessuali. L’agenzia Onu inoltre raccomanda di accelerare il trasferimento degli immigrati dalle isole sovraffollate alla terraferma dove la situazione è meno critica.