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Sondaggio

Pochi voti LGBT per Trump

L'86% degli elettori LGBT ha votato Harris, contro il 12% per Trump. Svendersi all'agenda LGBT non paga in termini di consenso.

Gender Watch 16_11_2024

Svendersi all’agenda LGBT non paga in termini di voti. Forse e finalmente, lo hanno capito i Repubblicani che in quest’ultima corsa per le presidenziali si sono mostrati assai più morbidi su tematiche sensibili come l’aborto e l’omosessualità.

La NBC News ha lanciato un sondaggio sull’appoggio dell’elettorato LGBT a Trump. Ne è venuto fuori, secondo la NBC, che la «Harris ha preceduto il presidente eletto Trump con un margine dell'86% contro il 12% tra gli elettori LGBT, secondo il sondaggio. Si tratta di un cambiamento di 15 punti rispetto al 2020, quando Trump ha ottenuto il 27% dei voti LGBT contro Biden». Tra l’altro secondo questo sondaggio ben l’8% degli elettori si qualifica LGBT.

Lo scienziato politico Eric Kaufmann nel 2022 lo aveva spiegato bene: «Poiché l'ascesa dell'identità LGBT è così fortemente concentrata sulla sinistra politica, è probabile che la sua influenza sull'equilibrio di potere tra i due partiti sia limitata». In altri termini: se l’elettorato LGBT fosse equamente distribuito tra Repubblicani e Democratici avrebbe senso, sotto il profilo politico, tentare di attirare consensi in questo bacino elettorale. Ma dato che le persone LGBT massicciamente hanno votato per i Democratici è inutile, ai fini della vittoria nelle urne, svendersi per conquistarsi qualche misero voto.