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Emigranti illegali

Più di 1.400 sbarchi a Lampedusa il 9 maggio

Rispetto allo stesso periodo del 2020 gli sbarchi di emigranti illegali in Italia sono più che triplicati e rispetto al 2019 sono quasi 13 volte tanto

Migrazioni 10_05_2021

 

Domenica 9 maggio sono approdate a Lampedusa 15 imbarcazioni con a bordo oltre 1.400 emigranti illegali di varie nazionalità. Le due imbarcazioni più grandi trasportavano rispettivamente 400 e 325 persone. Gli altri emigranti sono arrivati su diverse imbarcazioni più piccole. Tutti sono stati trasferiti nell’hot spot dell’isola. Gli arrivi illegali in Italia dall’inizio del 2021 salgono così a 12.894. Nello stesso periodo nel 2020 gli sbarchi erano stati 4.184 e nel 2019 erano stati 1.009. Dal 1 gennaio 2021 gli emigranti illegali più numerosi sono quelli provenienti dalla Tunisia. Seguono Costa d’Avorio, Bangladesh, Guinea Conakry, Sudan, Egitto, Eritrea, Mali, Algeria e Marocco. Continua quindi l’afflusso da paesi soprattutto africani, che per lo più non sono in guerra e non presentano casi  di discriminazione e intolleranza tali da minacciare vita e libertà. L’aggravante è che gli arrivi in Italia sono più della metà del totale. Dall’inizio dell’anno sono stati infatti 8.340 in Spagna (circa metà dei quali sbarcati nell’arcipelago delle Isole Canarie, 2.320 in Grecia, 79 a Malta e 484 a Cipro. Si prevede inoltre che migliorando le condizioni del tempo con l’arrivo della bella stagione, i viaggi attraverso il Mediterraneo per raggiungere l’Europa si intensificheranno come succede ogni anno. Il ministro dell’Interno Lamorgese già nelle scorse settimane ha ribadito l’urgente necessità di uno sforzo europeo congiunto evocando il patto di Malta che in realtà come tutti gli accordi stipulati negli anni scorsi con gli altri stati dell’UE non ha diradato e tanto meno fermato gli arrivi illegali e non ha neanche alleviato all’Italia in maniera significativa l’onere dell’accoglienza ai richiedenti asilo. Per gli emigranti illegali ogni notizia di patti tra i paesi UE per distribuire i richiedenti asilo equivale a dire che l’Europa è disposta a far spazio per i nuovi arrivati ed è quindi un invito a partire.