Pakistan. Cristiana convertita all’Islam e sposata a forza a un musulmano
Huma Younus ha solo 14 anni. Come decine di altre giovani cristiane è stata rapita per essere costretta a sposare un uomo musulmano. Nessuno l’ha più vista dal 10 ottobre
In Pakistan un’altra ragazza cristiana, Huma Younus, di soli 14 anni, è stata rapita, convertita a forza e costretta a sposare un musulmano. Tre uomini l’hanno sequestrata il 10 ottobre mentre i suoi genitori erano fuori casa, ma le autorità hanno accolto la denuncia della sua scomparsa solo il 12 ottobre, cedendo all’insistenza dei famiglia. Qualche giorno dopo ai genitori di Huma sono stati recapitati i documenti attestanti la sua conversione e il matrimonio con un uomo di nome Abdul Jabar. Hanno così appreso che Huma è stata portata a Dera Gazi Khan, una località a circa 600 chilometri da Karachi. Richiesto l’intervento di un giudice per verificare l’autenticità dei documenti, Huma è stata convocata in tribunale l’11 novembre, ma non si è presentata. I genitori che non l’hanno più vista dopo il rapimento dubitano persino che sia ancora viva. I rapimenti di ragazze appartenenti alle minoranze cristiana e indù per convertirle all’Islam e farle sposare a forza sono frequenti in Pakistan, paese a maggioranza musulmana. Secondo il Centre for Social Justice si sono verificati almeno 159 casi tra il 2013 e il 2019, ma probabilmente sono di più perché non tutti i sequestri vengono denunciati. Padre Saleh Diego, vicario generale dell’arcidiocesi di Karachi e direttore della Ncjp, la Commissione nazionale giustizia e pace, ha condannato il rapimento e ha offerto pieno sostegno alla famiglia di Huma nel procedimento legale. Il 2 dicembre la Ncjp e altre associazioni hanno organizzato una protesta pacifica davanti all’edificio del club della stampa a Karachi per chiedere al governo di intervenire nel caso e attivarsi per mettere fine ai rapimenti.