Ogni morto di morbillo si poteva salvare
L’Oms calcola 228 milioni di persone a rischio di contrarre malattie prevenibili come il morbillo a causa della sospensione di molte vaccinazioni nel 2020
Il morbillo è la più contagiosa malattia prevenibile del mondo, molto più contagiosa del Covid-19. Si diffonde tramite contatto e goccioline che possono rimanere nell’aria per ore. Nel 2019, prima della pandemia di Covid-19, i casi di morbillo erano aumentati a livello mondiale. In seguito alla mancata vaccinazione di molti bambini con le due dosi prescritte, si era registrato il più alto numero di casi in 23 anni, con quasi 208.000 morti. Attualmente sono in corso epidemie di morbillo in Pakistan e in Yemen e si teme che ne possa scoppiare una nella regione etiope del Tigrai a causa della guerra. “Un bambino può ammalarsi di morbillo e morire in qualunque parte del mondo – spiega il dottor Natasha Crowcroft, alto consulente tecnico dell’Oms per il morbillo – ma la probabilità di morte è molto superiore nei bambini di meno di un anno e, in presenza di altri fattori di stress come la malnutrizione o la carenza di vitamina A, il rischio di morte aumenta molto”. L’Oms ritiene che nel 2020, a causa della pandemia, 140 milioni di bambini non siano stati vaccinati contro il morbillo. Nei paesi con sistemi sanitari fragili questo costituisce un fattore potenziale di epidemia: ad esempio, nella Repubblica democratica del Congo, dove durante l’ultima epidemia, tra il 2018 e il 2020, si sono registrati 440.000 casi e 7.800 morti, o nel Madagascar dove, nello stesso periodo, i casi sono stati 244.675 e i morti 1.080. Degli oltre 20 stati che hanno sospeso le campagne di vaccinazione contro il morbillo per tutto il 2020, 15 sono africani. Molti paesi hanno gravemente trascurato i programmi di vaccinazione non solo contro il morbillo. Si calcola che 228 milioni di persone, per lo più bambini, oltre al morbillo siano a rischio di contrarre malattie come la poliomielite e la febbre gialla.