Offese al cristianesimo, i radical chic sono alla frutta
La blasfema cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi conferma che i radical chic, ossessionati dall’idea di offendere la fede cristiana, non sanno più cosa inventarsi. E passano di bruttura in bruttura.
Egregio direttore,
Da qualche spezzone visto in streaming, ho notato che la cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Parigi è stata una rivoltante messa in scena di tutti i frutti putrescenti del radical chic. La salsa con cui tali frutti sono stati serviti in tavola è naturalmente quella del disco rotto dei finti arcobaleni a sei colori, tanto graditi al regime.
L'ostentazione voluta dell'offesa al Cristianesimo – il credo religioso in assoluto più perseguitato al mondo – è non solo il segno di un odio recondito, ma anche del fatto che costoro non sanno più che cosa inventarsi e, ossessionati dall'intolleranza anticristiana nonché dal timore di perdere le luci della ribalta, portano sul palco scene che testimoniano soltanto il loro essere arrivati alla frutta.
Tra l'altro, se possiede ancora qualche neurone, il cittadino medio dovrebbe chiedersi che cosa tutto questo c'entri con lo sport. Come dovrebbe chiederselo la nostra delegazione che, se fossi nel Presidente, ritirerei senza esitazione.
Meno male che non possiedo più la TV: non intendo farmi offendere nell'intelligenza.
Distinti saluti
Guglielmo Ansaloni