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L'INTERVISTA

Napolitano (Andrew), giudice contro i nuovi "diritti"

Il giudice Andrew Napolitano è stato il più giovane giudice di una Corte Suprema, quella del New Jersey. Italo-americano, fervente difensore della legge naturale, si oppone alla nozione dei nuovi diritti, che per lui sono solo "privilegi" statali.

Libertà religiosa 24_06_2014
Andrew Napolitano

Grand Rapids, 18 giugno 2014  - “La libertà di coscienza è sotto attacco da parte dell’Amministrazione Obama”. Andrew Napolitano è un rigoroso guardiano della Costituzione americana. Enfant prodige della professione legale, è stato il più giovane giudice a essere nominato membro della Corte Suprema del New Jersey. Laureato a Princeton e alla Notre Dame Law School, è stato docente di diritto costituzionale e giurisprudenza, e dopo essere tornato alla libera professione, nel 1995 ha iniziato una brillante carriera di commentatore televisivo per Fox News. Seguitissimo editorialista del New York Times, del Wall Street Journal e del Los Angeles Times, Napolitano e’ anche autore di numerosi libri di successo. Ma da chi va difesa la Costituzione? Dall’attivitá predatoria del governo e in particolare dei Presidenti che interpretano il loro ruolo in modo molto distante da ciò per cui fu costituito – garantire la libertá dei cittadini - come ci spiega il Napolitano in questa intervista esclusiva nel corso della Acton University 2014 a Grand Rapids, nel Michigan.

Giudice Napolitano, cosa sta succedendo alla libertà religiosa negli Stati Uniti in questo momento?
Il governo ha approvato in maniera aggressiva una serie di leggi che obbligano a conformarsi a esse anche laddove una coscienza libera e rettamente formata non fosse d’accordo. Per esempio l’Affordable Care Act, meglio conosciuta come Obamacare, obbliga i datori di lavoro di aziende superiori ai 50 dipendenti a fornire loro l’assicurazione sanitaria per eutanasia, contraccezione e aborto anche quando il datore di lavoro e i suoi dipendenti sono contro queste pratiche per motivi di coscienza.

Perché pensa che fra tutte le libertà garantite dalla Costituzione, quella religiosa sia così cruciale?
La libertà religiosa è importantissima in America e lo è stata per 230 anni perché è un  baluardo contro la tirannide. In questo momento è sotto assedio proprio perché il governo è tirannico e preferisce raggiungere la conformismo di quanto non sia interessato alla libertà individuale. Ricordiamoci che senza la libertà religiosa non possiamo neanche andare in Paradiso! Ma il governo non crede nell’esistenza del Paradiso: l’unica cosa in cui crede è ottenere il comportamento uniforme dei cittadini e spremere la loro ricchezza.

Ma come si è arrivati a questa situazione negli Stati Uniti e perché è sotto attacco proprio la libertà religiosa?
Perché l’ideologia di sinistra è dominante al Congresso e alla Casa Bianca e la sinistra ha sempre avuto paura della libertà di coscienza perché la coscienza rettamente formata rifiuta gli impulsi autoritari che caratterizzano la sinistra. Per cui Obama e altri politici democratici che lo sostengono, come il Senatore Reid (talvolta purtroppo anche aiutati da politici dello schieramento opposto repubblicano), se riusciranno a sopprimere la libertà di coscienza e ci costringeranno alla conformitá, avranno tolto l’ultimo ostacolo per esercitare un controllo oppressivo su di noi.

Quali sono le altre libertà fondamentali della persona che sono attualmente minacciate?
La libertà di espressione, la libertà di stampa, il diritto di esercitare il controllo sulla proprietà privata, la libertà di muoversi e viaggiare, la privacy e quella che io chiamo la libertà di essere lasciati in pace, la libertà di difendersi dalle aggressioni con le armi, la libertá di essere giudicati da una giuria: questo governo, ma anche il governo Bush che lo ha preceduto, hanno aggredito ogni singola libertà garantita dalla Bill of Rights (l’insieme dei primi dieci emendamenti apportati dal Congresso alla Costituzione del 1787 in cui si affermano i vari diritti garantiti dalla stessa, ndr).

Paradossalmente, però, sono stati strenuamente difesi e vanno affermandosi i cosiddetti “nuovi diritti” quali l’aborto, le unioni matrimoniali fra persone dello stesso sesso, ecc.
Ma questi non sono diritti! I diritti provengono da Dio e dal nostro essere uomini, cioè persone create a Sua immagine e somiglianza. Si tratta piuttosto di privilegi concessi dallo Stato. Ma lo Stato non può concedere diritti anche se, per come si concepisce, crede di essere il proprio, unico Dio: il suo dovere è invece solo quello solo farsi da parte quando noi dobbiamo esercitare i nostri diritti.

Qual è la caratteristica più saliente della tradizione costituzionale americana?
Il governo minimo e il massimo della libertà individuale. Ma entrambe queste caratteristiche sono state soppresse in America, a partire dalla Seconda guerra mondiale.

Come si può rivitalizzare e difendere questa tradizione?
Eleggendo rappresentanti che sposano questa tradizione. Perché la Costituzione non è, per cosi dire, un valore intrinseco: vale nella sua funzione di salvaguardarci dalla tirannide solo se è messa nelle mani di chi la difende. Se la mettiamo, invece, nelle mani di coloro che ne rifiutano i principi, non bisogna illudersi che poi li difendano e, di conseguenza, noi perderemo le nostre libertà. È Purtroppo ciò che sta accadendo sotto i nostri occhi.

Crede che gli Stati Uniti possano essere ancora un faro della libertá della persona, anche per l’Europa, che ha sperimentato i regimi totalitari?
Credo di sì, perché un faro illumina il buio. In confronto all’America, l’Europa è nel buio e collasserà prima dell’America. Rispetto all’Europa, noi americani stiamo meglio, ma se facciamo il paragone con l’America di Thomas Jefferson e di James Madison ci hanno dato, oggi soffriamo di autoritarismo e abbiamo ancora molta strada da fare prima di tornare a quei principi che ci hanno ispirati.

Qual è il ruolo dei cristiani nel difendere le principali libertà della persona soprattutto ora che il Papa ci chiama tutti a testimoniare il Vangelo senza insistere troppo sui diritti non negoziabili?
I cristiani e tutti quelli che appartengono alla tradizione giudaico-cristiana sanno che i diritti di libertà sono intrinsecamente legati e connaturati alla persona e non sono creati dal governo, quindi il governo non può liberamente portarceli via. Eppure molti cristiani (ma anche ebrei e musulmani) votano politici che vanno contro queste libertà. Quindi la cosa migliore che i cristiani possono fare è dare il loro sostegno politico a coloro che preservereranno, difenderanno la nostra libertà e non la attaccheranno.
Purtroppo i cristiani negli Stati Uniti non hanno testimoniato abbastanza negli ultimi quarant’anni! A parte qualche nome come Padre Robert Sirico, presidente dell’Acton Institute e tutti i sacerdoti e prelati che ruotano attorno a lui, veri e propri giganti, molti cattolici sono stati deboli e codardi di fronte al governo. E se oggi ci fossero personalità quali il Cardinale John O’Connor , il Cardinale Francis Spellmann, il cardinale Patrick O’Boyle, la situazione sarebbe molto diversa. Ma quelli che hanno invece “avuto successo” oggi, sono deboli.  La Chiesa cattolica deve rinnovarsi e tornare all’ortodossia.

E l’americano medio cosa pensa, oggi?
Credo  che l’americano medio sia assolutamente stufo di questo governo perché c’è troppa regolamentazione, troppa tassazione  e troppa repressione della libertà individuale. Credo  davvero che alle le elezioni di Mid-Term il prossimo novembre e che alle Presidenziali del 2016 vedremo letteralmente un maremoto di voti contro l’attuale governo.