L’Oim chiede con urgenza 1,2 milioni di dollari per assistere gli sfollati in fuga dai combattimenti in Ciad
I combattimenti iniziati a fine dicembre 2018 nel nord del Ciad hanno preso di sorpresa immigrati e autoctoni, fuggiti senza portare nulla con sé e adesso bisognosi di assistenza
L’Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni, chiede con urgenza un contributo economico di 1,2 milioni di dollari, necessari per assistere oltre 950 sfollati in Ciad. Si tratta di emigranti e cittadini ciadiani messi in fuga dai combattimenti scoppiati a fine dicembre nei pressi di due miniere d’oro al confine con la Libia. Si prevede che nei prossimi giorni altre1.200 persone lasceranno l’area dove i violenti scontri hanno causato in pochi giorni almeno 30 morti e circa 400 feriti. La popolazione locale non dispone di risorse sufficienti per far fronte ai bisogni degli sfollati che per lo più, sorpresi dal conflitto, sono fuggiti senza portare con sé neanche una coperta. Quasi tutti gli immigrati inoltre non hanno denaro sufficiente per tornare in patria. Il Ciad è un paese di transito della Rotta del Mediterraneo centrale percorsa dagli emigranti illegali, ma è anche la metà di moltissimi emigranti economici. Dal 2012 sono arrivati nel paese emigranti da Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Etiopia, Nigeria, Niger, Senegal e Sudan per lavorare nelle miniere d’oro del Tibesti settentrionale. L’Oim in Ciad è una delle poche organizzazioni che assistono gli emigranti in quell’area. Organizza e gestisce programmi di stabilità, fornisce supporto medico e psicologico, provvede ai rimpatri volontari e aiuta il governo a sviluppare politiche e risposte programmatiche per il controllo delle frontiere, la lotta contro la tratta e il contrabbando di persone. Inoltre si occupa anche del reinserimento nelle comunità di origine degli sfollati e degli emigranti di ritorno ciadiani. Le attività dell’Oim in Ciad sono rese possibili dal sostegno finanziario della Germania, del Fondo fiduciario dell’Unione Europea, Fondo di assistenza mondiale e dal Fondo per l’assistenza umanitaria agli emigranti dell’Oim stesso.