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L'ex nunzio in Perù: Leone è capace di interagire con tutti

«A pensarci ora non era così sconvolgente» l'elezione di un Papa americano: a dirlo è mons. James Green, che nel 2014 impose le mani a padre Prevost per ordinarlo vescovo.

Borgo Pio 16_06_2025
(foto di Cecilia Fabiano/ LaPresse)

Un Papa proveniente dagli Usa sembrava a molti impossibile per ragioni geopolitiche, ma «a pensarci ora, possiamo iniziare a capire che non avrebbe dovuto essere poi così sconvolgente»: a parlare a The Arlington Catholic Herald è mons. James Green, l'ex nunzio in Perù che nel 2014 ordinò vescovo l'allora padre Robert F. Prevost. «Leone XIV aveva una grande esperienza internazionale come superiore generale degli Agostiniani e aveva trascorso molti anni fuori dagli Stati Uniti, in Perù, come missionario. Lì ha servito come sacerdote per tantissimi anni e poi come vescovo. Questo deve aver influito sulla sua persona».

Per mons. Green Leone XIV è «capace di interagire con tutti», anche perché è innanzitutto un «ottimo ascoltatore»: «mentre parli, assimila ciò che dici prima di rispondere». E ha quindi invitato a pregare per il Papa, poiché il suo «è un ministero che va oltre i ministeri» e «tutti i problemi che sappiamo che la Chiesa sta affrontando in questo momento sono sulla sua scrivania. Richiede un enorme sacrificio».