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L'INTERVISTA

«Io, invalida per il vaccino: l'archiviazione ci condannerebbe per sempre»

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I danneggiati da vaccino chiedono di non archiviare l'inchiesta Speranza-Aifa sulle omissioni e le bugie della campagna vaccinale. Come Amelia, che dopo l'inoculo vive in carrozzina, invalida al 100% e che alla Bussola racconta la sua drammatica storia: «Tutto è tortura, in doccia sento migliaia di lamette che mi tagliano. Prima del vaccino ballavo e pattinavo, ora prego che Dio mi mantenga lucida».

Attualità 17_01_2024

I pattini a rotelle non girano più. Sono abbandonati sul soppalco di casa, prendono polvere come le cose vecchie di cui non c’è più bisogno. Amelia li guarda, poi alza la testa dove al muro sono appese le foto di una pattinatrice agile e giovane, con due gambe da fenicottero. E piange di nuovo: «Questa sono io da ragazza, ho pattinato fino al giorno prima che la mia vita venisse rovinata dal vaccino. Insegnavo ai bambini, ho fatto anche danza. Oggi non c’è più niente di tutto questo. C’è solo un buco nero che mi ha travolta».

A Codigoro il mare è una promessa che si fa largo tra i campi. Ma non per Amelia Granini, lei il mare non lo vede da molto tempo. Lo sapeva che quel viaggio a Roma le sarebbe costato parecchio. «Almeno una settimana a letto, impossibilitata a muovermi, a fare qualunque cosa. Ma dovevo esserci, dovevo. La gente deve sapere».

Sapere che cosa, Amelia?
Che se il giudice deciderà di archiviare l’inchiesta Speranza-Aifa-Magrini, ci condannerà due volte, finiremo in un gorgo ancora più nero, ancora più dimenticati e abbandonati.

Amelia Granini era infermiera prima che il vaccino - una sola dose appena di vaccino fatta all’hub di Codigoro in provincia di Ferrara il 29 settembre del 2021 - la dichiarasse invalida per sempre senza possibilità di revisione. «Sono stata giudicata “inabile permanentemente al proficuo lavoro”. Io che mi sono dovuta vaccinare per poter continuare a lavorare, per fare un mestiere che amavo. Da 36 anni. Invece mi sono sentita rispondere dalla commissione che adesso avrei pure diritto ad un indennizzo».

Amelia ha dato voce al dolore degli oltre 4000 danneggiati da vaccino anti Sars cov 2 riuniti sotto la sigla del Comitato Ascoltami che venerdì hanno manifestato davanti alla Procura di Roma per chiedere di non archiviare l’inchiesta che vede indagati l’ex ministro della Salute Speranza e l’ex dg di Aifa Nicola Magrini. La sua testimonianza ha commosso il pubblico (GUARDA QUI), con la sua voce così disarticolata, la carrozzina, i movimenti incerti e la parola che esce flebile come un sussurro inceppato. Tutto di questa donna parla di un dolore atroce e insormontabile. Tutto parla di una vita interrotta, che puntualmente rinasce ogni mattina nella ferma speranza che un giorno si possa vivere dignitosamente. 

E anche questa intervista non è stata una passeggiata. Di tanto in tanto Amelia deve fermarsi, prendere fiato, lasciare che il corpo riacquisti per qualche minuto quelle energie che le sono indispensabili per parlare. Sempre con un filo di voce.

Amelia, amava il suo lavoro?
Di più, lo adoravo. Sono stata per 36 anni infermiera all’ospedale del Delta. Mancava qualche anno alla pensione. Ora mi ci hanno mandato forzatamente.

Che cosa le piaceva?
Il contatto con quelli che adesso chiamano “utenti”, ma che per me sono sempre stati pazienti: ascoltare le loro necessità, perché l’ascolto è la prima cosa che bisogna fare ed è dall’ascolto che si capiscono eventuali problemi sul paziente. Il paziente non è la sua gamba, la sua testa, il suo fegato. Il paziente è una persona e come tale deve essere considerato.

Adesso è lei il paziente. Come si trova in questa nuova condizione?
Sono una paziente poco seguita, un po’ per colpa mia perché mi sono stancata: purtroppo in questi due anni e quattro mesi ho cercato di capire che cosa mi stesse accadendo, ma la mia storia è simile a quella di molti altri danneggiati. Nessuno ha mai preso in carico la mia situazione.

Nessuno?
Sono stata visitata in un ambulatorio di malattie neurodegenerative: hanno scritto che è un caso complicato e che va seguito. Non c’è più stata continuità. Si chiama abbandono terapeutico, noi danneggiati siamo abbandonati.

E Lei ora è in carrozzina, ma prima del vaccino?
Vuole sapere se camminavo? Pattinavo, danzavo, facevo chilometri a piedi con i miei cani. A 27 anni mi venne diagnosticata una trombofilia alla quale non è mai stata data una eziopatogenesi. Ho sempre fatto la mia vita senza problemi. Negli anni avevo anche smesso la terapia anticoagulante.

Questo poteva essere un fattore di rischio nella somministrazione del vaccino. Ma ovviamente...
Ovviamente nessuno ne ha tenuto conto. Ho discusso col medico vaccinatore, niente da fare.

Com’è andata?
Dopo 20 minuti esatti – ricordo che faceva caldo -, incominciai con qualche capogiro. 40 minuti dopo una sensazione di calore opprimente, da togliere il fiato. Non c’era personale sanitario a cui rivolgersi. Allora andai a lavorare pensando che se mi fossi sentita male avrei trovato più facilmente un medico, che ingenua! Ma all’arrivo al Delta, mi si gonfiano le mani, i piedi e il volto. E qui è iniziato il calvario.

Come?
Per una settimana febbre a 39 e mezzo, si chiama iperpiressia, il tuo corpo ha la febbre alta continuamente.

Stava lottando...
Ma la febbre non scendeva. Nel frattempo, aumentavano i formicolii, sensazione di spilli e una lenta, inesorabile perdita di forza.

Perché oggi è in carrozzina?
Le prime visite mediche sono riuscita a farle con le mie gambe, con passo incerto; poi ho iniziato a girare con un deambulatore. Oggi quelle poche forze non le ho più.

Ma i medici?
A casa mia non è mai venuto nessuno, neanche il curante. Gli specialisti allargano le braccia. Alla quarta visita neurologica, la dottoressa si stupisce: «Ma come – dice -? Lei non è mai stata vista in un ambulatorio neuromuscolare?»; «No – rispondo -. Nessuno mi ha mai voluta prendere in carico». E dire che la sanità era il mio mondo, il mio habitat al quale ho dedicato 36 anni della mia vita.

Che cosa le fa più male?
Fare la doccia. Le gocce d’acqua sono migliaia di lamette sulla pelle, la mia allodinia è una tortura che non finisce più.

Chi la aiuta?
Sono sola, c’è mia sorella. É l’unica che mi è rimasta vicina.

Che cosa pensa dell’inchiesta che vede indagati Speranza e Magrini?
Sapevano e hanno taciuto. Vedevano e sono stati fermi. La frase pronunciata dall’ex direttore dell’Aifa «così uccidiamo il vaccino» mi devasta ogni volta che la sento. Lui pensava a non uccidere il vaccino, mentre la gente moriva improvvisamente, si ammalava e veniva definita pazza dai medici. Questo non posso dimenticarlo: hanno giocato con la nostra vita per ragioni politico-economiche. Non posso dimenticarlo.

Che cosa rimpiange con più nostalgia della sua vita da sana?
(...piange) Tutto: aprivo gli occhi e vedevo un nuovo giorno, rimpiango le lunghe passeggiate con i miei cani, tutto ciò che potevo fare e che mi sembrava normale, rimpiango il mio lavoro, i miei pattini, rimpiango il fatto che non posso più insegnare ai bambini a pattinare ...tutto è rimpianto, tutto è nostalgia. Rimpiango quando non avevo bisogno di nessuno per soffiarmi il naso o raccogliere qualcosa da terra. Ogni banalità è una fatica titanica. Per farle capire come mi sento: immagini di avere 39 di febbre costantemente, dalla sera alla mattina, da 2 anni e 4 mesi. E aggiunga una tetraparesi spastica con probabile diagnosi di neuropatia delle piccole fibre.

Che cosa la aiuta? Le dà speranza?
La mia grossa curiosità verso il mondo, verso il prossimo. In due anni e 4 mesi di crocifissione, ho messo i piedi fuori dalla porta di casa forse 4 o 5 volte per andare alle visite mediche. Sono confinata tra quattro pareti e chiedo a Dio tutti i giorni di mantenere il mio cervello lucido. Osservo, mi nutro di piccole cose, devo vivere, devo trovare le forze per non farmi sopraffare da questo film dell’orrore.

La vostra querela ora è al tribunale dei ministri che deve decidere se indagare Speranza. Se avesse di fronte il giudice che cosa gli direbbe?
Bella domanda. (pausa). Gli chiederei di guardarci, gli chiederei perché.

Perché?
Perché questo sistema corrotto ci ha dimenticati e ignorati? Noi abbiamo manifestato, ma quanti sono quelli come noi nascosti nella loro vergogna. Eppure, l’unica vergogna è quella che hanno combinato questi qua nascondendo i danni che il vaccino stava facendo. Questo gli direi. E poi gli direi che se dovesse decidere di archiviare sarebbe un crimine che si va ad aggiungere all’altro crimine della nostra condizione.

Provi a chiudere gli occhi e pensi che tutto questo non ci sia mai stato. Che cosa vede?
I miei pattini, come ero libera quando pattinavo. Com’ero libera.



reazioni avverse nascoste

Aifa leaks, danneggiati sull'orlo di una crisi di nervi

24_03_2023 Andrea Zambrano

La rabbia dei danneggiati da vaccino per le reazioni avverse taciute nei report Aifa. La storia di Rocco, 18 anni, affetto da pericardite da oltre un anno: «Non posso fare sforzi né sport, vivo a metà, con la paura di un infarto. Che ne è stato della segnalazione che ho fatto?». Per le vittime dell'inoculo arriva anche il conto delle ricadute psicologiche: «Traumi acuiti dal non sentirsi accettati socialmente. C'è anche chi valuta la morte assistita».

DOMANI LA MANIFESTAZIONE

Il dramma dei danneggiati sfila davanti alla Procura

11_01_2024 Andrea Zambrano

Domani a Roma la manifestazione promossa dal Comitato Ascoltami e Osa Polizia per chiedere verità e giustizia sull'inchiesta che vede coinvolti Speranza e Magrini (ex Aifa). Molte le testimonianze di danneggiati e mamme coraggio di ragazzi morti improvvisamente dopo il vaccino anti-Covid. Ci sarà anche la Bussola che modererà gli interventi. 

il 12 gennaio

«Verità e giustizia». Il sit in dei danneggiati davanti alla Procura

30_12_2023 Andrea Zambrano

Ascoltami e gli altri estensori della denuncia contro Speranza e Magrini portano i danneggiati in piazza davanti alla procura per chiedere verità e giustizia e di non archiviare l'indagine sull'ex ministro. Con loro ci sarà anche la Bussola. 

la manifestazione di ascoltami

Danneggiati contro Speranza sotto gli occhi della Procura

13_01_2024 Andrea Zambrano

Oltre 300 (erano previsti in 100) al sit-in davanti alla Procura per chiedere di non archiviare l'inchiesta sui vaccini anti-Covid che vede accusati Speranza e l'ex Aifa Magrini. Sotto le finestre del procuratore sfila il dolore di invalidi e madri senza più figli che chiedono ascolto, cure e giustizia.

l'intervista

«Noi danneggiati, dopo due anni ancora in attesa di ascolto»

11_10_2023 Andrea Zambrano

Il "Comitato Ascoltami" compie due anni. La fondatrice Federica Angelini alla Bussola. «Ancora non abbiamo avuto l'ascolto che ci aspettavamo dalle istituzioni sui danni da vaccino, ma il gruppo è cresciuto fino a 4200 iscritti. La nostra forza è stato restare uniti e confrontarci con la gente». 

INTERVISTA A BORGHI

«Danneggiati da ascoltare, vergognosa campagna di pensiero unico»

09_09_2023 Andrea Zambrano

Per imporre il nuovo vaccino anti-Covid si fa leva sulla paura: il Ministero impone il tampone ai sintomatici in pronto soccorso; e si zittisce chi parla di effetti avversi. Come il senatore Borghi che ospita in Senato, per la prima volta, danneggiati e medici e alla Bussola dice: «Vergognosa campagna di pensiero unico, chi dissente viene aggredito». 

ricorso al tribunale dei ministri

Tutti i motivi per non archiviare l'inchiesta su Speranza e Aifa

30_12_2023 Paolo Bellavite

L'indagine sulle omissioni di Aifa e Speranza è al Tribunale dei ministri. Gli avvocati dei querelanti (Ascoltami e Osa) hanno depositato una memoria con ampia documentazione che prova la responsabilità dell'ex ministro e dei vertici Aifa nel sovrastimare i benefici e sottostimare i rischi dei vaccini.
- In Procura il sit in dei danneggiati di Andrea Zambrano

sentenza del tar

Aifa ammette in tribunale: non ha dati su efficacia e benefici dei vaccini

27_11_2023 Andrea Zambrano

Al momento della messa in commercio dei vaccini, Aifa non aveva dati su efficacia, trasmissione del virus e rapporto rischi/benefici perché erano tutti in possesso dell'Ema e lo sono tuttora. Una sentenza del Tar apre interrogativi inquietanti sull'approvazione al buio dei vaccini. Eppure è stato ripetuto come un mantra dai governi che i dati Aifa erano decisivi. 

ex ministro indagato

Chi soffia per spegnere Aifa leaks e inchiesta Speranza

24_11_2023 Andrea Zambrano

La grande stampa ignora del tutto l'indagine della magistratura su Speranza. Dal Colle ai media fino ai partiti di sinistra: tutti gli ostacoli di un'inchiesta che potrebbe aprire un capitolo nuovo nel giudicare gli errori e gli orrori della campagna vaccinale.

la denuncia dei danneggiati

«Così Aifa classificava non gravi anche gli effetti gravi»

26_05_2023 Andrea Zambrano

Il modulo di segnalazione degli effetti avversi da vaccino aveva delle falle e non contemplava la reazione "grave". Infatti, successivamente è stato modificato. Ecco spiegato perché durante il clou della campagna vaccinale nei report periodici di Aifa gli effetti gravi erano così bassi: erano classificati tra i non gravi. La denuncia di una danneggiata di Ascoltami, il comitato che domani torna in piazza con i banchetti per dare voce agli invisibili. 

I DANNEGGIATI ALL'ATTACCO

«Denunciamo Aifa e Speranza: hanno taciuto gli effetti avversi»

16_05_2023 Andrea Zambrano

Svolta dopo la pubblicazione degli Aifa leaks: approda in Procura la battaglia del comitato Ascoltami. I danneggiati da vaccino, assieme ad altre sigle, tra cui sindacati di finanzieri e polizia, ha deciso di passare all'azione dopo la pubblicazione da parte di Fuori dal Coro dei documenti Aifa in cui si nascondevano i danni da vaccino. Denunciati Speranza e l'ex di Aifa Magrini. Molteplici i reati ipotizzati: dal falso ideologico alla corruzione. Indagherà la Procura di Roma. 

nuove rivelazioni

Aifa ha nascosto anche gli effetti avversi sui lattanti

10_05_2023 Andrea Zambrano

Dai nuovi dati pubblicati da Fuori dal Coro emerge che Aifa ha nascosto gli effetti avversi sui neonati in allattamento dopo il vaccino delle mamme. Come la storia raccontata alla Bussola da Laura, la cui figlia ancora oggi convive con dolori e spasmi inspiegabili. E a decidere sui prezzi dei vaccini l'Italia ha messo il direttore di Aifa, Magrini, che aveva invece il compito di controllarli. 

NUOVO SCOOP DI FUORI DAL CORO

«Aifa taroccava i grafici sui danneggiati da vaccino»

26_04_2023 Andrea Zambrano

Aifa taroccava i grafici sulle reazioni avverse per minimizzarle. Ancora una volta è Fuori dal Coro a far emergere un dato sconcertante relativo al sistema di farmacovigilanza dell’ente governativo. Dalle carte dell'inchiesta Mediaset emerge che l'ente governativo del farmaco decise di minimizzare il corretto rapporto rischi/benefici come invece richiesto dall'Ema. E chi decideva il taroccamento oggi è il neo direttore generale. Con premesse di questo tipo si comprende perché la farmacovigilanza della campagna vaccinale sia stata un fallimento. 
- LE CAPRIOLE DI PALU' SULL'EFFICACIA DEL SIERO, di Paolo Gulisano

reazioni avverse taciute

Aifa, Governo, Media: silenzio complice sui danni dei vaccini

31_03_2023 Andrea Zambrano

Il terzo scoop di Fuori dal Coro prova che Aifa ha taciuto la verità sugli effetti avversi pur sapendo dell'eccesso di morti cardiovascolari e dei rischi nell'inoculare i guariti per non «uccidere il vaccino». Ma il silenzio di oggi di agenzia del farmaco, Governo, Parlamento, Media e Procure, che pure avrebbero gli strumenti per indagare, rischia di diventare sfacciata complicità. 
- LO STATO (BIO)ETICO NEL PIANO VACCINI, di Paolo Gulisano