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Emigrazione e tratta di uomini

India. La Conferenza episcopale contro la tratta di uomini

La Conferenza episcopale indiana ha organizzato un incontro di formazione per animatori pastorali in vista di un piano di azione coordinato per proteggere gli emigranti dai trafficanti

Migrazioni 27_03_2018

Il 19 e 20 marzo si è svolto in India, a Delhi, un incontro di formazione per animatori pastorali contro la tratta di esseri umani e per una emigrazione sicura. A organizzarlo, allarmata dalla frequenza crescente e dalla gravità dei casi portati alla sua conoscenza, è stata la Commissione per il lavoro della Conferenza episcopale indiana. Stando ai dati ufficiali del governo indiano pubblicati alla fine del 2017, nel 2016 sono stati accertati 8.132 casi di tratta, il 20% in più rispetto al 2015, ma la vera entità del fenomeno è sicuramente maggiore. L’incontro aveva lo scopo di fornire ai partecipanti – in tutto 60 – informazioni, conoscenze e strumenti per mettere a punto un piano d’azione in collaborazione con diverse congregazioni e organizzazioni religiose. “La tratta è una moderna forma di schiavitù – ha detto presenziando all’incontro Padre Jaison Vadassery, Segretario della Commissione – donne, bambini e uomini vengono comprati e venduti, picchiati, violentati e talvolta uccisi mentre come merci se ne contratta la compravendita sui mercati clandestini mondiali. Tratta ed emigrazione sono fenomeni intrecciati, chi organizza il commercio di uomini sa come convincere i poveri a fidarsi, pretendendo di aiutarli a emigrare”. Invitando i presenti a collaborare per assistere gli emigranti, ha aggiunto: “nel mondo d’oggi sempre più interconnesso l’emigrazione è diventata una realtà che riguarda quasi ogni angolo del mondo. I trasporti moderni hanno reso gli spostamenti più facili, economici e veloci. Se sostenuta da politiche appropriate, l’emigrazione può contribuire a una crescita economica inclusiva e sostenibile e allo sviluppo sia delle comunità di destinazione che di quelle di origine”. Il governo indiano sta lavorando a una legge che inasprisca le pene per i responsabili della tratta.