In calo gli sbarchi in Italia nei primi tre mesi del 2018
Dall’inizio del 2018 sono in netto calo gli arrivi in Europa attraverso il Mediterraneo. Migliorano le condizioni nei centri di raccolta in Libia
L’ultimo aggiornamento sull’emergenza emigranti nel Mediterraneo informa che 25 dei 1.300 profughi altamente vulnerabili destinatari di un programma di re-insediamento dell’Acnur hanno raggiunto la Francia. Altri 312 erano già stati trasferiti in Italia con due operazioni tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Inoltre l’Acnur informa che da gennaio a oggi per la prima volta sulla rotta del Mediterraneo centrale i salvataggi effettuati dalla Libia sono quasi il doppio di quelli delle Ong: 4.137 contro 2.542. Altre variazioni di rilievo riportate dall’Oim, Organizzazione internazionale per le migrazioni, riguardano il numero complessivo degli sbarchi nei primi tre mesi del 2018: 16.238, contro i 27.008 dello stesso periodo del 2017 e i 183.895 dei primi tre mesi del 2016. Nettamente scesa è anche la percentuale di sbarchi in Italia sul totale degli arrivi attraverso il Mediterraneo: circa il 46% contro il 70% del 2017. Il 32% dei restanti sbarchi si è verificato in Grecia e il 22% in Spagna. In valori assoluti, dall’inizio dell’anno 6.658 emigranti sono arrivati in Italia, 5.401 in Grecia e 4976 in Spagna. Anche i decessi sono diminuiti: al 18 marzo 358 contro i 498 dello stesso periodo 2017. Otham Belseisi, il rappresentante Oim in Libia, segnala inoltre che sta migliorando la capacità operativa delle organizzazioni internazionali presenti nel paese. Dal novembre del 2017 sono molto aumentati i rimpatri volontari realizzati dall’Oim, è sensibilmente diminuito il numero degli emigranti nei centri ufficiali dove continuano le iniziative per migliorare le condizioni abitative e la sicurezza.