Il premier indiano Modi in visita alla cattedrale di Delhi a Pasqua
Il primo ministro ha acceso una candela davanti alla statua di Cristo Risorto. Nei giorni precedenti aveva incontrato anche la guida della Chiesa ortodossa malankarese
In India gli integralisti indù infieriscono sui cristiani contando su una impunità quasi sempre garantita soprattutto negli stati dominati dal partito di governo, il Bjp, nazionalista, alla guida del paese dal 2014. È stato quindi accolto con sorpresa l’inaspettato segno di rispetto del primo ministro Narendra Modi che nel giorno di Pasqua ha deciso di visitare la cattedrale del Sacro Cuore a Delhi. Ad accoglierlo è stato monsignor Anil Joseph Thomas Couto, arcivescovo di Delhi. Il ministro durante la visita ha incontrato alcuni fedeli, ha acceso una candela davanti alla statua del Cristo Risorto e ha piantato un albero nel giardino della chiesa. Poco prima di recarsi alla cattedrale, il premier aveva mandato un tweet nel quale auspicava che “questa occasione speciale approfondisca lo spirito di armonia nella nostra società. Possa ispirare le persone a servire la società e ad aiutare gli emarginati. In questo giorno ricordiamo i pensieri pii del Cristo”. Nei giorni precedenti Modi aveva incontrato Baselios Marthoma Mathews III, guida della Chiesa ortodossa malankarese di rito siriaco. Il presule per l’occasione, pur rallegrandosi per la visita, aveva ricordato i frequenti attacchi alle comunità cristiane commentando: “questi fatti sono una realtà che va affrontata”. Anche nello stato del Kerala alcuni importanti esponenti del partito nazionalista indù Bjp hanno fatto visita alle chiese nel giorno di Pasqua. L’opposizione tuttavia sostiene che si è trattato di mosse opportunistiche. Un ministro del Bjp, ha osservato un leader dell’opposizione, nel frattempo ha affermato che andrebbero picchiati i cristiani che vanno di casa in casa per convertire. Alcuni osservatori politici in effetti ritengono che la visita del premier Modi alla cattedrale e altri gesti di conciliazione siano da collegare alla campagna elettorale in vista delle elezioni del 2024.