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l'omelia

Il Papa: sempre connessi ma più soli

«Lo Spirito apre le frontiere anzitutto dentro di noi», in un mondo dove siamo tutti online ma «spaesati e solitari». Un paradosso evidenziato da Leone XIV nella sua prima Pentecoste.

Borgo Pio 09_06_2025
Foto Vatican Media/LaPresse

A un mese esatto dall'elezione al soglio di Pietro, Leone XIV celebra la sua prima Pentecosre insieme al Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Nuove Comunità. Nel giorno in cui «anche oggi si ravviva ciò che accadde nel Cenacolo», il Papa riprende un passo della prima Pentecoste di Benedetto XVI (nel 2005) sullo Spirito che «supera la rottura iniziata a Babele» e «apre le frontiere» – tema sviluppato poi in tre punti: le frontiere in noi stessi, nelle relazioni e infine tra i popoli.

Nell'intera omelia colpisce soprattutto un paradosso tipico del nostro tempo: sempre connessi e sempre più soli. «Lo Spirito Santo viene a sfidare, in noi, il rischio di una vita che si atrofizza, risucchiata dall’individualismo. È triste osservare come in un mondo dove si moltiplicano le occasioni di socializzare», osserva il Papa, «rischiamo di essere paradossalmente più soli, sempre connessi eppure incapaci di “fare rete”, sempre immersi nella folla restando però viaggiatori spaesati e solitari».