Il Papa non andrà a Dubai
Pur essendo migliorato il quadro clinico generale, su richiesta dei medici Francesco «con grande rammarico» non sarà presente alla Cop-28.
Salta con pochissimi giorni di anticipo la presenza di Papa Francesco alla Cop-28 a Dubai sui cambiamenti climatici. Già domenica scorsa il Pontefice aveva tenuto l'Angelus dalla Cappella di Santa Marta, facendo leggere il testo a mons. Paolo Braida, seduto accanto a lui, a causa di una infiammazione ai polmoni. Il viaggio negli Emirati Arabi sembrava però confermato, fino a ieri pomeriggio.
«Pur essendo migliorato il quadro clinico generale del Santo Padre – comunica il direttore della Sala Stampa vaticana Matteo Bruni – relativamente allo stato influenzale e all’infiammazione delle vie respiratorie, i medici hanno chiesto al Papa di non effettuare il viaggio previsto per i prossimi giorni a Dubai, in occasione della 28a Conferenza delle Parti per la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici». Richiesta cui il Papa ha acconsentito «con grande rammarico», annullando il viaggio.
Probabilmente, però, parteciperà in qualche misura da "remoto", anche solo attraverso l'invio di un messaggio, come lasciano intendere le righe finali del comunicato: «Permanendo la volontà del Papa e della Santa Sede di essere parte delle discussioni in atto nei prossimi giorni saranno definite appena possibile le modalità con cui questa si potrà concretizzare». Nel frattempo, anche durante l'udienza generale di questa mattina il Papa si è dovuto far "prestare la voce" da mons. Filippo Ciampanelli.