Il Papa ai nuovi preti: non seguite i modelli del mondo
Ferventi nell'adorazione e vicini al gregge, sull'esempio delle meravigliose figure di santità sacerdotale che costellano la storia della Chiesa: è quanto Leone XIV ha augurato e proposto ai 32 sacerdoti che ieri ha ordinato in San Pietro.

Nella solennità del Sacro Cuore, durante il giubileo dei sacerdoti, Leone XIV ieri ha conferito per la seconda volta l'ordinazione sacerdotale (dopo la celebrazione del 31 maggio per i nuovi preti della diocesi di Roma). «Parlare del Cuore di Cristo in questa cornice è parlare dell’intero mistero dell’incarnazione, morte e risurrezione del Signore, affidato in modo particolare a noi affinché lo rendiamo presente nel mondo», ha detto il Papa nell'omelia incentrata sul passo evangelico del buon pastore, in cui ha ripetuto ancora l'auspicio espresso nella Messa di inizio pontificato per «una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato».
Ai 32 nuovi sacerdoti ha augurato di essere ferventi nell'adorazione e vicini al gregge, guardando ai modelli di santità sacerdotale e non a quelli del mondo. Riportiamo per intero il paragrafo conclusivo dell'omelia in cui Leone XIV delinea un ritratto a tutto tondo della figura del sacerdote: «Vi dico alcune cose semplici, ma che ritengo importanti per il vostro futuro e per quello delle anime che vi saranno affidate. Amate Dio e i fratelli, siate generosi, ferventi nella celebrazione dei Sacramenti, nella preghiera, specialmente nell’Adorazione, e nel ministero; siate vicini al vostro gregge, donate il vostro tempo e le vostre energie per tutti, senza risparmiarvi, senza fare differenze, come ci insegnano il fianco squarciato del Crocifisso e l’esempio dei santi. E a questo proposito, ricordate che la Chiesa, nella sua storia millenaria, ha avuto – e ha ancora oggi – figure meravigliose di santità sacerdotale: a partire dalle comunità delle origini, essa ha generato e conosciuto, tra i suoi preti, martiri, apostoli infaticabili, missionari e campioni della carità. Fate tesoro di tanta ricchezza: interessatevi alle loro storie, studiate le loro vite e le loro opere, imitate le loro virtù, lasciatevi accendere dal loro zelo, invocate spesso, con insistenza, la loro intercessione! Il nostro mondo propone troppo spesso modelli di successo e di prestigio discutibili e inconsistenti. Non lasciatevene affascinare! Guardate piuttosto al solido esempio e ai frutti dell’apostolato, molte volte nascosto e umile, di chi nella vita ha servito il Signore e i fratelli con fede e dedizione, e continuatene la memoria con la vostra fedeltà».