Il ministro degli esteri britannico annuncia un progetto per trasferire in patria i detenuti stranieri
La Gran Bretagna finanzia l’ampliamento di una prigione in Nigeria nell’ambito di un progetto di rimpatrio degli stranieri detenuti nelle carceri britanniche
La Gran Bretagna sosterrà i costi per l’ampliamento di una delle più grandi carceri della Nigeria, quella di Kiri Kiri, a Lagos. La nuova ala costerà 700.000 sterline (poco meno di 800.000 euro) e potrà ospitare 112 detenuti. Il ministro degli esteri Boris Johnson ha spiegato che questo consentirà di rimpatriare i nigeriani reclusi attualmente nelle carceri inglesi affinché finiscano di scontare in Nigeria la loro condanna. In base a un accordo firmato da Gran Bretagna e Nigeria nel 2014, i cittadini inglesi che hanno commesso reati in Nigeria possono scontare la pena in patria e viceversa. Analoghi accordi sono stati presi con Albania, Rwanda, Giamaica e Libia. Secondo i dati forniti dal ministero della giustizia britannico, a fine 2016 nelle carceri inglesi c’erano 320 prigionieri nigeriani. Sul totale di 84.373 detenuti, gli stranieri erano poco meno di 10.000, 19% dei quali originari di paesi africani. Il trasferimento in patria di detenuti stranieri oltre a liberare spazio nelle prigioni britanniche consente di risparmiare denaro. Ogni prigioniero costa in media 35.000 sterline all’anno (quasi 40.000 euro). “La decisione di contribuire al potenziamento del sistema carcerario nigeriano è in linea con gli obiettivi del Fondo governativo per i conflitti, la stabilità e la sicurezza – ha spiegato il ministro degli esteri al parlamento – i funzionari del fondo controlleranno con regolarità i nostri programmi in Nigeria per garantire che i fondi vengano usati solo per i fini approvati.