Il governo birmano golpista infierisce sui cristiani
Sempre più chiese e strutture cristiane sono prese di mira dall’esercito governativo nelle regioni in cui più forte è la resistenza delle Forze di difesa del popolo
L’esercito birmano durante una serie di attacchi aerei l’8 marzo ha bombardato una chiesa cattolica e due giorni dopo un convento di Suore della Riparazione che ospita una casa di riposo e un ospedale. Entrambe le strutture, che fanno parte della diocesi di Loikaw e si trovano vicino alla città di Demoso, hanno subito gravi danni. Nella regione, che fa parte dello stato orientale di Kayah ed è a maggioranza cristiana, sono in corso combattimenti tra le Forze di difesa del popolo e l’esercito birmano, ma nella zona in cui si trovano chiesa e convento al momento non si verificano scontri. Per questo le autorità religiose ritengono che si sia trattato di un attacco mirato, inteso, come molti altri, a colpire i civili che cercano rifugio nei luoghi di culto e a terrorizzarli. Nella diocesi di Loikaw nonostante gli appelli dei vescovi che chiedono di risparmiare i civili, almeno otto chiese sono state bombardate. Delle 38 parrocchie della diocesi, almeno 16 sono state colpite costringendo sacerdoti e suore a fuggire. Anche altre diocesi sono sotto attacco. I militari sanno che le chiese sono il fulcro delle comunità. Lo scorso novembre, nello stato meridionale di Shan, razzi e proiettili di armi pesanti hanno raggiunto la cattedrale cattolica del Sacro Cuore, nella diocesi di Pekhon, e la chiesa cattolica di San Nicola, nella diocesi di Hakha. Nello stesso mese nello stato occidentale di Chin hanno bruciato una chiesa presbiteriana e una battista. Tra le macerie di quest’ultima sono stati rinvenuti miracolosamente intatti la Bibbia e il libro degli inni. Mentre si intensificano gli attacchi dei militari governativi alle chiese non altrettanto succede per le pagode e per i templi buddisti. In Myanmar i cristiani sono una minoranza etnica e religiosa al tempo stesso. Costituiscono circa il 6 per cento della popolazione che per il 90 per cento è buddista e sono concentrati soprattutto negli stati di Chin, Kayah e Kachin.