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Migrazioni
a cura di Anna Bono
Oim

Il bilancio Oim 2018 dei rimpatri volontari assistiti

L’Oim ha pubblicato il bilancio 2018 dei propri programmi di rimpatrio volontario assistito grazie ai quali 63.316 emigranti sono tornati a casa e sono stati aiutati a reinserirsi nelle loro comunità

Migrazioni 25_07_2019

Il 19 luglio l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, Oim, ha pubblicato una sintesi dei rimpatri volontari assistiti di cui si è occupata nel 2018 provvedendo al reinserimento degli emigranti nelle loro comunità, nell’ambito dei propri Programmi di ritorno volontario assistito e reintegrazione. Complessivamente l’Oim ha seguito il ritorno a casa assistito di 63.316 emigranti. Rispetto al 2017 i rimpatri sono diminuiti del 12% a conferma di un progressivo ritorno alla normalità dopo l’emergenza del 2016, anno caratterizzato da un numero eccezionalmente alto di assistiti provenienti da Unione Europea e Svizzera. I dati del 2018 confermano inoltre un aumento di ritorni volontari da altre aree geografiche, in particolare dall’Africa Occidentale e Centrale, e anche di masse di emigranti in condizioni di vulnerabilità assistiti in tutto il pianeta. Quasi metà degli emigranti assistiti nel 2018 – 30.919 persone, pari al 49% – sono stati avvicinati dall’Oim in due paesi soltanto, la Germania e il Niger, in ciascuno intervenendo in aiuto di circa 15.000 emigranti. Altri stati che hanno rimandato a casa più emigranti nell’ambito dei programmi Oim di rimpatrio assistito sono stati la Grecia, seguita da Austria, Gibuti, Belgio, Olanda, Marocco, Turchia e Italia. Gli emigranti che più hanno approfittato dei programmi Oim sono stati gli iracheni. Seguono gli emigranti originari di Guinea Conakry, Etiopia, Mali, Georgia, Afghanistan, Albania e Russia. L’Oim ha iniziato i programmi di rimpatrio volontario assistito nel 1979 e da allora ha assistito più di 1,7 milioni di persone. Nel 2018 ha operato tramite i propri uffici in 65 stati.