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Africa

I vescovi del Kenya contro l’aborto

Una legge in discussione al senato pretende di evitare le gravidanze indesiderate e gli aborti in condizioni insicure, ma in realtà mira a garantire l’accesso libero a contraccezione e aborto

 

Svipop 04_09_2020

Il 29 agosto, durante la cerimonia di consacrazione episcopale di monsignor Joseph Mwongela, il nuovo vescovo di Kitui, il presidente della Conferenza dei vescovi cattolici del Kenya monsignor Philip Anyoko ha letto il testo del documento con cui i vescovi kenyani chiedono al governo di chiudere tutte le strutture sanitarie nelle quali si eseguono aborti e si somministrano contraccettivi ai minorenni. “Non possiamo affermare che Dio è in mezzo a noi – si legge nel documento pervenuto all’agenzia Fides – quando in realtà stiamo permettendo alla malvagità di alcune persone, che forse hanno ucciso la loro coscienza, di legiferare l’uccisione dei nostri bambini non nati”. All’inizio di luglio è stata presentata al senato una legge sulla salute riproduttiva che si propone di rendere più facile abortire. I vescovi cattolici il 23 giugno hanno indirizzato a tutti i membri cattolici del parlamento una lettera nella quale spiegano che la legge in discussione pretende di evitare le gravidanze indesiderate e gli aborti in condizioni insicure, ma in realtà ha lo scopo di garantire l’accesso alla contraccezione e all’aborto e a introdurre l’educazione sessuale nelle scuole. Il testo della legge, sostengono i vescovi, è volutamente ambiguo, parla di salute sessuale e riproduttiva, espressioni con le quali da decenni diverse agenzie delle Nazioni Unite cercano di far accettare l’aborto. Attualmente la costituzione consente l’interruzione della gravidanza nel caso in cui la vita o la salute della madre è in pericolo. Nella sua nuova formulazione la legge estende i casi in cui l’aborto è autorizzato. Gli aborti e gli infanticidi in Kenya sono molto frequenti, ma i vescovi sostengono che a queste tragedie si deve mettere fine con mezzi morali, un compito che, dicono, spetta prima di tutto alle famiglie alle quali compete la responsabilità di educare i figli ai principi etici. “È estremamente preoccupante che in un Paese che crede nella santità della vita umana e della dignità umana – dicono – ad alcuni organismi sia consentito diffondere ideologie che degradano quella stessa dignità in nome della libertà di scelta”. Da anni l’Onu preme sul governo del Kenya per ottenere una legge che depenalizzi l’aborto totalmente e garantisca agli adolescenti il pieno accesso a tutte le informazioni e i servizi relativi alla salute sessuale e riproduttiva.