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ALLARMISMO

Gli scienziati rispondono al terrore climatico

Non da adesso, ma da anni, un terrore nuovo sta crescendo nella mente di molti giovani. È il terrore climatico, la paura che in un futuro non lontano l’umanità sia destinata ad estinguersi a causa del riscaldamento globale. E non è vero. Gli stessi scienziati che sostengono la tesi del riscaldamento globale antropico non sono così pessimisti

Creato 06_12_2019
Extinction Rebellion in azione

Non da adesso, ma da anni, un terrore nuovo sta crescendo nella mente di molti giovani. E’ il terrore climatico, la paura che in un futuro non lontano l’umanità sia destinata ad estinguersi a causa del riscaldamento globale.

Greta Thunberg è solo la punta di un iceberg. Attualmente, il movimento che più di altri sta cavalcando questo terrore è Extinction Rebellion (letteralmente: ribellione contro l’estinzione) che si avvale di numerosi testimonial d’eccezione, fra cui ottimi attori come Benedict Cumberbatch ed Emma Thompson. La battaglia di Extinction Rebellion si svolge con manifestazioni a sorpresa, come il blocco del traffico e dei treni, a cui sempre più spesso la gente comune inizia a reagire anche con la forza. Ma soprattutto, questa associazione va nelle scuole, anche in quelle elementari, a dire ai bambini che non hanno un futuro. E che miliardi di persone moriranno. A meno che non si dia una svolta al proprio stile di vita, così come predica anche Greta Thunberg.

Negli Usa e nel Regno Unito, questo tipo di propaganda sta già provocando un effetto nefasto nella mente dei giovani. Negli ultimi anni è cresciuto il tasso di suicidi ed è direttamente collegato a quello che, nel 2017, l’American Psychological Association ha definito come “paura cronica per il destino dell’ambiente”. L’idea fissa, insomma, che l’umanità stia per estinguersi a causa del cambiamento climatico. Non è un problema solo nel mondo anglosassone, ma è in quella parte di mondo industrializzato che l’idea si è fatta strada per la prima volta e sta provocando gli effetti peggiori.

Michael Shellenberger, sulla rivista Forbes, ha voluto verificare su cosa si basi l’allarmismo di gruppi come Extinction Rebellion. E ha trovato che, questa propaganda catastrofista, non solo si basi esclusivamente sulle teorie scientifiche più pessimiste, ma che travisi pure queste ultime, rendendole ancora più pessimistiche. Lo stesso Shellenberger ha visto come gli stessi scienziati climatologi, non quelli “di nicchia”, ma proprio quelli “maistream” che lavorano assieme all’Ipcc (l’agenzia Onu che studia il cambiamento climatico) stiano iniziano a reagire contro il terrorismo psicologico degli ambientalisti.

«Rupert, sono scioccato da questo tuo discorso – scrive Tamsin Edwards, climatologo del Kings College a Rupert Read, attivista di Extinction Rebellion – Per favore, smettila di dire ai bambini che non cresceranno a causa del cambiamento climatico». Edwards scriveva in risposta ad un video in cui l’attivista, salendo in piedi sulla cattedra di una quinta elementare (bambini di 10 anni), tenendo loro questo discorso: «la gente vi chiede che cosa farete quando diventerete grandi. Ma la domanda corretta è: cosa farete se diventerete grandi».

Anche il dottor Jo House, dell’Università di Bristol, attacca l’attivista di Extinction Rebellion. «Lei ha parlato alla nostra Conferenza Net Zero di Oxford, non era d’accordo con gli scienziati, mentre metteva assieme materiale non veritiero e diceva che andasse bene che Extinction Rebellion avesse “deformato la realtà”.