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leone XIV

Giubileo delle famiglie: «il matrimonio non è un ideale»

Modelli di santità familiare e un riferimento alla Humanae Vitae nell'omelia del Papa. Con una implicita smentita dei nuovi paradigmi.

Borgo Pio 02_06_2025
Foto Vatican Media/LaPresse

Leone XIV ieri ha celebrato in Piazza San Pietro la Messa per il Giubileo delle famiglie, dei nonni e degli anziani.
Circostanza che il Papa ha collocato nell'orizzonte della preghiera di Gesù nell'Ultima Cena, quando «il Verbo di Dio, fatto uomo, ormai vicino alla fine della sua vita terrena, pensa a noi, ai suoi fratelli, facendosi benedizione, supplica e lode al Padre, con la forza dello Spirito Santo». Di conseguenza l'unità che Gesù invoca dal Padre non è il sommarsi «in una massa indistinta, come un blocco anonimo», ma «una comunione fondata sull’amore stesso con cui Dio ama, dal quale vengono al mondo la vita e la salvezza». Tra le righe riaffiora l'agostiniano «In illo uno unum», motto episcopale del Pontefice, che lo menziona poi esplicitamente verso la conclusione.

«Negli ultimi decenni abbiamo ricevuto un segno che dà gioia e al tempo stesso fa riflettere», ha detto ancora Leone XIV, in riferimento al «fatto che sono stati proclamati Beati e Santi dei coniugi, e non separatamente, ma insieme, in quanto coppie di sposi». Ha quindi evocato Louis e Zélie Martin (genitori di Teresa di Lisieux), Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi e la famiglia Ulma («genitori e bambini uniti nell’amore e nel martirio»). Proponendoli a modelli e intercessori, «la Chiesa ci dice che il mondo di oggi ha bisogno dell’alleanza coniugale per conoscere e accogliere l’amore di Dio e superare, con la sua forza che unifica e riconcilia, le forze che disgregano le relazioni e le società».

Quindi il Papa si è rivolto direttamente «a voi sposi», affermando che «il matrimonio non è un ideale, ma il canone del vero amore tra l’uomo e la donna: amore totale, fedele». Parole seguite nel testo da un riferimento tra parentesi all'enciclica Humanae Vitae. Difficile non cogliere in quel «non è un ideale... ma il canone» una correzione di rotta rispetto a quanti propongono "nuovi paradigmi" per aggirare un «ideale» che in quanto tale considerano – caso per caso – realizzabile ma non troppo.