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LETTERA DAGLI STATES

Davos ordina, New York esegue: il buono, il brutto e il cattivo

Vaccinazione obbligatoria - influenza, Covid e malattie sessualmente trasmissibili - per tutti, ma si punta soprattutto sui minorenni aggirando il consenso dei genitori. E nello stesso tempo il lockdown ha dato il colpo di grazia alle piccole attività imprenditoriali e commerciali che tenevano unite le diverse comunità. Così i piani delle élite di Davos diventano legge a New York.

Esteri 01_02_2023 English

Davos ha inviato i suoi annuali piani di battaglia ai suoi servi sparsi nel mondo. La classe dirigente dello Stato di New York, brulicante di membri e compagni di viaggio dell’oligarchia globale, timorosa di restare indietro, ha già predisposto la legislazione per attuare l’ultima novità dell’agenda sanitaria del World Economic Forum. Tutto ciò che occorre adesso è una legislatura attenta alla volontà del Popolo – cioè delle potenti lobby e dei media progressisti in grado di “discernere” e “accompagnare” quanto la popolazione ovviamente ha sempre desiderato – che convalidi il diktat delle élite e lo inoltri a un Governatore ansioso di firmarlo e farlo rispettare brutalmente. Permettetemi di delineare questo pacchetto di pessime leggi, proposte, come al solito, da una schiera di fedelissimi del Partito Democratico, non so se spontaneamente in qualità di perspicaci ideologi o servilmente agli ordini dei loro padroni finanziari.

Il nostro diktat siringofilo inizia con il vaccino antinfluenzale obbligatorio per tutti gli studenti, dall’età di cinque anni negli asili fino ai diciotto, al termine della scuola superiore a (State Senate 45/State Assembly 2240), seguito da inoculazioni obbligatorie per il Covid, non solo per la stessa fascia d’età (A8378), ma anche per gli studenti universitari (S6495). Come se le loro vene non fossero già abbastanza gonfie, un’altra proposta di legge consente ulteriori inoculazioni per gli adolescenti dai quattordici anni in su: per qualsiasi vaccino e senza il consenso dei genitori (S3041/A3192).

Ma è solo l’inizio. Poiché secondo l’opinione comune chiunque esca da una culla si dedica immediatamente ad attività sessuali, si considera doverosa la somministrazione di qualsiasi sostanza e di qualsiasi vaccino per le malattie sessualmente trasmissibili – senza che i genitori ne siano a conoscenza e tantomeno vi acconsentano – per gli studenti di tutte le età: dal momento in cui sono esposti alla tentazione all’inizio dei gradi accademici (S937/A822). Ma perché limitare questo vantaggio ricorrendo solo agli strumenti sanitari per affrontare le malattie sessualmente trasmissibili? I minori dovrebbero avere accesso a qualsiasi procedura medica, compresa la chirurgia, tacendone a quelle madri e quei padri fastidiosi con la mania di disapprovare continuamente (A9963).

Ora, per evitare che qualche lettore indignato di questa testata scriva per lamentarsi che gli amici dell’oligarchia globale nell’Assemblea e nel Senato non si preoccupano abbastanza degli adulti, mi sento obbligato ad aggiungere che New York è uno Stato votato all’inclusività. Dato che alcuni di questi testoni oscurantisti post-adolescenti sembrano conservare un obsoleto spirito critico, manifestato dal loro incomprensibile rifiuto della tranquillità mentale di chi si sottomette ai vaccini, la virtù civica legislativa esige che tutte le esenzioni mediche, anche per gli adulti, siano approvate dal Dipartimento della Salute (A7139). Inoltre, devono essere monitorate dallo Stato (S1653/A2255), eliminando totalmente le esenzioni religiose dal luogo di lavoro e dalla scuola (A8398). E poiché i passaporti vaccinali sono considerati un “dato acquisito” per l’imminente futuro, i registri di tutte le iniezioni degli adulti verrebbero raccolti e consegnati ai funzionari incaricati di timbrarli sui nostri permessi per viaggiare al di fuori del nostro asettico paradiso locale grazie a un’altra proposta di legge che rientra nell’attuale diktat dello Stato di New York/WEF (S75a/A279a).

Ma, non abbiamo ancora finito. In fondo, come ci avverte San Pietro nella sua Lettera, dobbiamo essere sobri e vigilanti, perché il nemico dei 93 generi sessuali si aggira come un leone ruggente in cerca di prede da divorare, compresi quelli che portano in una mano le medicine salvifiche e nell’altra la gioventù che ha la siringa pronta alla porta dell’asilo. Il suo ruggito propagandistico deve essere soffocato! Come farlo, se non imponendo un corso completo di onesta istruzione sull’industria dei vaccini a livello di scuola media e superiore (A8870)? Inoltre, ai genitori deviati di bambini in tenera età, perennemente sospetti di bloccare la salute e la promiscuità sessuale della loro prole, bisogna sottrarre a tutti i costi ulteriori pretesti per il lavaggio del cervello dei loro figli. Lo si può fare obbligando i social network “a fornire meccanismi e politiche per la segnalazione della disinformazione sui vaccini” (tradizionalmente definita “la verità”) (S4512a/A7581).

Alla faccia della cattiva classe dirigente che, fortunatamente, incontra l’opposizione dei buoni sotto forma di manifestazioni contro il diktat di quest’anno presso la capitale di Albany, costantemente alimentate dagli aggiornamenti di essenziali fonti di informazione come Life Site News. Questa opposizione sta venendo sempre più alla luce tra “le folte masse che desiderano davvero essere libere”, e finalmente va contrastando le continue pretese dei covidiani ortodossi di imbavagliarli affinché tengano per sé le proprie opinioni. L’occasionale inquisitore che si aggira nel mio caffè di Bleecker Street, nel Greenwich Village, per attizzare il fuoco e ispirare un autodafé in stile 2020, ora scopre che i “leoni ruggenti” gli diranno apertamente e a gran voce dove può andarsene, in classico newyorkese.

Tuttavia, è il brutto che continua a preoccuparmi. Una cosa che New York, a differenza di quasi tutto il resto degli Stati Uniti, ha sempre potuto vantare sono quei piccoli quartieri in cui tutto il necessario per la vita quotidiana è a portata di mano e in un ambiente così vicino, piccolo e accogliente che ci si sente quasi obbligati a portare con sé il passaporto se si sconfina poco più avanti in territorio straniero. Da qualche tempo il globalismo sta distruggendo questa realtà qui nel Primo Mondo, così come sta distruggendo i quartieri del Secondo e del Terzo Mondo. A partire dal 2020 i lockdown, uniti all’opera precedente degli oligarchi del WEF/Davos e alla legislazione dei loro amici della classe dirigente appena fuori dalla mia porta, hanno fatto del loro meglio per assestare il colpo di grazia.

La distruzione delle piccole imprese, i negozi a conduzione familiare vuoti, le tendopoli – non dei noti senzatetto, ma di spaventosi e criminali desperados –, l’odore persistente di marijuana, la sporcizia mai raccolta prodotta da questo colpo di grazia – in gran parte di proposito – hanno reso l’ambiente orribile. E niente può scoraggiare l’anima di quanti desiderano il Vero, il Buono e il Bello, niente può farli sentire come se i cattivi fossero troppo potenti per essere sconfitti, che vedere sempre più bruttezza addensarsi intorno a loro.

Vi supplico, pregate per il mio amato, eccentrico Greenwich Village e per la vecchia New York col suo strano fascino. Questo è l’unico tipo di vaccino di cui abbiamo continuamente bisogno per sopravvivere e prosperare. State bene! Siate cattolici! Viva Cristo Rey!