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IL MESSAGGIO

Custodire l'ambiente, custodendo l'uomo

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Il messaggio di monsignor Crepaldi al convegno di Milano Custodire l'ambiente custodendo l'uomo. "Abbiamo una responsabilità per l’ambiente naturale, ma prima abbiamo una responsabilità per l’uomo, abbiamo una responsabilità per l’ecologia ambientale, ma prima l'abbiamo per l’ecologia umana". 

- CRONACA DEL CONVEGNO di Stefano Magni

Creato 27_03_2023
L'intervento video di Giampaolo Crepaldi

Testo integrale del messaggio di apertura di monsignor Giampaolo Crepaldi al convegno Custodire l'ambiente custodendo l'uomo, che si è tenuto a Milano, presso la sede del Pime, il 25 marzo 2023. 

Rivolgo volentieri questo mio Messaggio agli organizzatori, ai relatori e ai partecipanti al convegno Custodire l’ambiente custodendo l’uomo, che si svolge oggi a Milano. La linea culturale assunta dal Convegno è in controtendenza rispetto alle spinte che oggi spesso contrappongono la custodia dell’ambiente alla custodia dell’uomo, vedendo in quest’ultimo non la risorsa principale ma il fondamentale pericolo. È anche in controtendenza con l’ambientalismo ideologico estremo che considera l’uomo alla stregua di ogni altro essere vivente dentro un vitalismo indistinto.

La Dottrina sociale della Chiesa ci dice che abbiamo una responsabilità per l’ambiente naturale, ma prima abbiamo una responsabilità per l’uomo, abbiamo una responsabilità per l’ecologia ambientale, ma prima lo abbiamo per l’ecologia umana. L’avverbio “prima” non ha un significato temporale, come se dovessimo occuparci in tempi diversi dei due aspetti, ma ha un significato logico e valoriale: non si può degnamente affrontare quella ambientale senza aver prima ben chiarito la nostra responsabilità per l’ecologia umana. I cattolici che si impegnano su questi fronti devono marcare le differenze con le ideologie di oggi e devono farlo sia dal punto di vista etico che da quello religioso. La centralità dell’uomo nei processi sociali ha bisogno della centralità di Dio, su cui si fonda per orientarsi. Questo è purtroppo vero anche al contrario: le ideologie che emarginano l’uomo è perché intendono emarginare Dio. Ricordiamo che se la natura non è più il creato, essa non rimane che un mucchio di sassi. Se è il creato, essa esprime una Sapienza che si fa vedere soprattutto nell'intelligenza umana, vertice del creato.

Credo che il Convegno si occuperà anche di un altro aspetto che desidero qui sottolineare di sfuggita. Lo scientismo moderno del regnum hominis aveva esaltato oltre ogni misura la scienza, facendone un idolo mitizzato e usandola per combattere la religione cristiana. Molte correnti dell’illuminismo e del positivismo ne avevano fatto un assoluto, sostenendo che l’età della scienza sarebbe stata un’età post-religiosa e post-cristiana. Però alla fine – come oggi vediamo – proprio costoro hanno finito per svilire la scienza, piegandola al potere costituito, e facendone parte di narrazioni artificiose di controllo e guida dei comportamenti dei cittadini. Anche questa volta toccherà quindi all’impegno dei credenti svegliare la ragione e, in particolare, la scienza, rimettendo ognuna al proprio posto, alla luce e con la spinta della fede. Un caro saluto a tutti i partecipanti. Grazie e buon lavoro!