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IL VESCOVO AGUER

«Come Bergoglio si battè per le unioni gay, ma perse»

Il vescovo Aguer alla Bussola riporta un aneddoto che spiega la frase di Papa Francesco "mi sono battuto per questo" nel corso della intervista sulle unioni civili per i gay: «Nel 2010 noi vescovi argentini prendemmo una posizione sul matrimonio egualitario voluto dal govenro Kirchner. Bergoglio propose di regolamentare con le unioni civili, ma ci opponemmo e votammo contro la sua proposta». Secondo il vescovo emerto di La Plata è un'opinione radicata nel pensiero di Bergoglio, ma non può essere magistero e accettarla per papolatria non è sano per un cattolico». 

Ecclesia 29_10_2020 English
La presidenta Kirchner con l'allora cardinale Bergoglio

Quando i vescovi argentini misero il futuro Papa in minoranza sulle unioni civili. La discussa intervista di Papa Francesco rilasciata all’emittente Televisa, da cui, con abile gioco di taglia & cuci il regista Evgeny Affievsky ha cucinato la vulgata del Papa favorevole alle coppie omo, aveva un ultimo passaggio che non era stato ancora spiegato.

Quello in cui, subito dopo aver parlato della legge sulla “convivencia civilCiò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente», Papa Francesco ha aggiunto «mi sono battuto per questo».

In tanti si sono interrogati e hanno pensato che quella frase poteva essere riferita a quando era Arcivescovo di Buenos Aires e si trovò ad affrontare la presidenta Cristina Khirkner che col suo partito peronista stava approvando il matrimonio egualitario. 

C’è stato chi ha riferito di aver consultato fonti in Argentina pronte a sostenere la soluzione giudicata un "male minore" nell'ambito delle discussioni tra il 2009 e il 2010 per l'approvazione della legge nazionale che riconosceva le cosiddette nozze tra persone omosessuali. Una legge di unione civile, dunque, da opporre al matrimonio propriamente detto. Ma una soluzione comunque inaccettabile per il Magistero.

A conferma di questa visione, che delinea un’opinione del Papa ben precisa e non un incidente di percorso, arriva adesso il vescovo emerito di La Plata, monsignor Héctor Aguer (in foto) che in un articolo inviato ad alcuni giornali, tra cui la Bussola, conferma e rivela ciò che non era ancora conosciuto pienamente: «In realtà – scrive Aguer – quando era ancora arcivescovo, l’allora cardinal Bergoglio, nel corso di un’assemblea plenaria della Conferenza Episcopale Argentina, propose di approvare la liceità delle unioni civili delle persone omosessuali da parte dello Stato, come una possibile alternativa a quello che si chiamava – e che si chiama – matrimonio egualitario».

Dunque, secondo l’arcivescovo argentino, troverebbero conferme le voci secondo cui in realtà Bergoglio sia sempre stato favorevole alle unioni civili e pertanto la sua posizione espressa nel documentario non sarebbe nulla di strano. Anzi.

Però ora si capisce il perché si fosse battuto per questo. Perché era stato messo in minoranza dagli altri vescovi della CEA.

Successivamente chiamato, Aguer ha spiegato alla Bussola: «In quell’occasione noi vescovi argomentammo, contrariamente a quanto proponeva Bergoglio, che non si trattava di una questione meramente politica o sociologica, ma che impegnava un giudizio morale».

E quindi non potevate accogliere quella proposta?
Esatto, non si poteva promuovere leggi civili contrarie all’ordine naturale. Ricordammo anzi che questa dottrina è enunciata e ripetuta più volte nei documenti del Concilio Vaticano II.

Come finì?
Votammo e i vescovi argentini rifiutarono quella proposta con un voto contrario.

Ci furono altri vescovi con Bergoglio?
Pochi, pochissimi, da quel che ricordo.  

Il futuro Papa finì in minoranza?
Con rispetto parlando, neanche il Papa può dire questo.

Dunque, non è Magistero?
No, è un’opinione privata, esattamente come le cose che emergono durante i viaggi in aereo.

Ricorda quando accadde?
Guardi, mi faccia pensare, la data di preciso non posso ricordarla, ma deve essere stato ormai 10 anni fa.

Può essere il 2010? In quell’anno ci fu lo scontro tra voi vescovi e la Kirchner .
Sì, è assolutamente così.

Eppure, nel 2009 Bergoglio si scontrò con l’allora sindaco Macri (poi futuro inquilino della Casa Rosada) proprio per lo stesso motivo.
Restava contrario al matrimonio, ma favorevole a una regolamentazione civile. È un’opinione radicata nel pensiero di Bergoglio.

Lei che cosa direbbe?
Che una cosa è dirlo come arcivescovo, seppure grave, ma come Papa non può dirlo. Come dice la Congregazione per la Dottrina della fede «non si può arrivare in alcun modo all’approvazione di questa condotta o al riconoscimento legale di queste unioni». È scontato pensare che queste unioni, alle quali si propone di concedere riconoscimento legale, non siano “platoniche”. Pertanto, si starebbe implicitamente approvando la copertura di una legge di sodomia.

Ora però la cosiddetta comunità Lgbt sta approfittando di queste parole…
È nefasto che nella Chiesa ci siano gruppi che stanno facendo tanto danno e il Papa non può appoggiarli. Questo è molto grave.

Eppure, in tanti oggi fanno finta che il Papa sia stato frainteso…
La papolatria non è un comportamento sano per i cattolici. Ho letto che alcune vittime di abuso sessuale da parte di sacerdoti hanno salutato la dichiarazione del Papa come la sperata modifica dell’insegnamento ecclesiale. Spero che teologi, cardinali e vescovi con maggiore sapienza di me illuminino il popolo in questo momento tenebroso.

Che effetto potrebbe causare in persone dall’inclinazione omosessuale questa posizione?
Sarebbe molto doloroso perché verrebbe ostacolato anche il processo di salvezza descritto nel Catechismo che prevede per queste persone prima di tutto la verità. Sarebbe uno scandalo che si sommerebbe alla promozione degli ecclesiastici di cattivissima reputazione (ci siamo capiti) che molta gente conosce con certezza.