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La lettera

Caro Papa, per la pace, promuova la devozione dei primi sabati

Assieme alla consacrazione della Russia, la Madonna di Fatima chiese di diffondere la Comunione riparatrice nei primi sabati, per avere la pace. Una lettrice ci scrive, lanciando un appello a papa Francesco.

Caro Papa Francesco,

Le scrivo perché, in questo preciso momento storico, la Chiesa cattolica è il referente più indicato per cercare di mediare la pace nei due principali conflitti al centro dell’interesse mediatico internazionale, quelli in Ucraina e in Terra Santa, senza, con questo, voler dimenticare le altre terribili guerre sparse un po’ ovunque, spesso veri e propri genocidi, dove i martiri, soprattutto fra i cristiani, sono in continuo aumento.

In realtà, anche se non sembra che alcuno finora se ne sia più di tanto preoccupato, nelle ultime, frequenti apparizioni del secolo scorso, la Madonna aveva già predetto tutto e aveva pure indicato i rimedi, invitando i fedeli, per scongiurare le imminenti guerre, sciagure e carestie, alla conversione dei cuori, attraverso la preghiera e la penitenza.

Le richieste della Madre di Dio sono state precise in particolar modo a Fatima, dove nel 1917, com’è noto, la Vergine si presentò a tre bambini – Lucia dos Santos (futura suor Lucia) e i suoi cuginetti, i fratelli Francesco e Giacinta Marto – come “la Madonna del Rosario”, chiedendo nella prima apparizione la recita quotidiana del Rosario per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra (13 maggio), nella seconda la devozione al suo Cuore Immacolato (13 giugno) e nella terza (13 luglio), che è quella che m’interessa sottoporLe, la Consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. A proposito di queste ultime due richieste la Vergine dirà che dalla loro realizzazione dipende la guerra o la pace nel mondo.

Com’è noto, per arrivare alla Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria si è dovuto attendere il 25 marzo 1984 con Giovanni Paolo II,  perché Pio XI non aveva ottemperato a tale richiesta e Pio XII nel 1942 non c’era di fatto riuscito (vedi qui), ma, mentre della Consacrazione della Russia, consacrata anche da Lei insieme con l’Ucraina il 25 marzo 2022, si è continuato a parlare, della pratica dei primi cinque sabati del mese la Chiesa cattolica non parla più da tempo: è stata archiviata come una vecchia abitudine passata di moda, per cui è molto raro che qualche sacerdote ne faccia cenno e tantomeno la incoraggi.

Ho premesso tutto ciò per arrivare allo scopo di questo mio appello, tenendo presente che Dio ha spesso rivelato ai piccoli ciò che ha nascosto ai sapienti: la Chiesa riproponga quanto prima, a tutta la cristianità, la pratica dei primi cinque sabati del mese per ottenere la pace in Ucraina, in Terra Santa e nel resto del mondo.

A tale proposito ricordo cosa disse a suor Lucia, nel 1925, la Signora più brillante del Sole: «Io prometto di assistere nell’ora della morte, con tutte le grazie necessarie alla salvezza, tutti quelli che nei primi sabati di cinque mesi consecutivi si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, diranno una Corona del Rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti, meditando i misteri [del Rosario] con l’intenzione di offrimi riparazione».

Caro Papa Francesco, spero che faccia sua la richiesta fatta dalla Madonna e decida di diramare un appello in tutta la Chiesa per chiedere già dal prossimo mese di maggio, mese mariano per eccellenza in cui ricorre la prima apparizione di Fatima, la pratica dei primi cinque sabati del mese.

In realtà, l’ideale sarebbe il prossimo sabato 6 aprile, visto che quest’anno il primo sabato del mese di aprile coincide con l’ultimo giorno della Novena alla Divina Misericordia, che è preparatoria alla Domenica della Divina Misericordia, festa espressamente richiesta da Gesù a santa Faustina e istituita dal suo predecessore san Giovanni Paolo II.

D’altra parte, è consuetudine, e si chiede sempre anche nella Bibbia, fare un periodo di preghiera e penitenza prima di un’importante richiesta: sabato 6 aprile sarebbe l’ideale perché la Novena della Divina Misericordia, che inizia il Venerdì Santo, cioè questo 29 marzo, preparerebbe anche alla pratica dei primi cinque sabati.

Le chiederei, infine, data la drammaticità della situazione creatasi ultimamente in Russia, di consacrare nuovamente la Russia al Cuore Immacolato di Maria con tutti i Vescovi del mondo il prossimo lunedì 8 aprile, giorno in cui è stata spostata la celebrazione dell’Annunciazione, visto che quest’anno il 25 marzo cadeva durante la Settimana Santa.

Insomma, quest’anno in aprile ci sarà un triduo specialissimo, di cui approfittare per chiedere grazie: primo sabato del mese (6 aprile), Domenica della Divina Misericordia (7 aprile) e Solennità dell’Annunciazione (8 aprile).

Santo Padre, il tempo stringe e non credo di doverLe ricordare che Pio XI rimandò di consacrare la Russia al Cuore Immacolato e, nel frattempo, scoppiò la Seconda Guerra Mondiale.

D’altra parte, la nostra Chiesa si basa sui miracoli e anche l’informatica aiuta in tal senso per poter diffondere questo appello in tempo reale nel mondo.

RingraziandoLa fin da ora, La saluto con devozione e con un ultimo appello questa volta alla Madonna: «Vergine Santa, nei Vostri giorni gloriosi, non dimenticate le tristezze della terra».

Maria Alessandra Molza