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l'intervista

Cardinali ai raggi X, un sito rivela cosa pensano i papabili

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Non pronostici ma profili ragionati: The College of Cardinals Report passa in rassegna spiritualità, dottrina e capacità di governo dei sempre più numerosi porporati. Che nell'ultimo decennio non hanno avuto molte occasioni di conoscersi, spiegano i curatori Edward Pentin e Diane Montagna.

Ecclesia 15_02_2025 English

Sono sempre di più e si conoscono sempre meno: un problema non da poco per i cardinali che prima o poi saranno chiamati a eleggere il prossimo Papa senza sapere granché l’uno dell’altro (compreso colui che sarà eletto). Un paradosso nell’era del web che offre un’infinità di notizie, ma scarseggiano proprio gli elementi decisivi a cogliere spiritualità, ortodossia (o eterodossia!) e capacità di governo dell’uomo cui un giorno affideranno le chiavi di Pietro. Una lacuna colmata di recente dal sito The College of Cardinals Report, curato dai vaticanisti Edward Pentin e Diane Montagna, che raccontano alla Bussola ragioni e obiettivi di questo progetto.

Edward Pentin, lei è il cofondatore di The College of Cardinals Report. Perché creare un sito web appositamente dedicato ai cardinali? Un visitatore del sito potrebbe chiedersi: non erano già sufficienti le biografie online (sul sito del Vaticano o altrove...)?
Edward Pentin:
La maggior parte, se non tutte, le biografie online dei cardinali, come quelle presenti nel sito della Santa Sede, contengono solo informazioni biografiche di base – dove sono nati i cardinali, il loro percorso accademico e le cariche ecclesiali che hanno ricoperto. Sebbene queste informazioni siano ovviamente utili, il lettore non riesce a farsi un'idea precisa dell'uomo e di ciò che rappresenta. The College of Cardinals Report si propone di risolvere questo problema fornendo profili approfonditi di oltre 40 cardinali (e altri ancora sono previsti) e oltre 200 profili sintetici che, sebbene brevi, mirano a dare al lettore un'idea più precisa di chi sia un cardinale e di quale sia il suo orientamento. 

L'esigenza di un sito del genere è sorta solo di recente, con l'ampliamento e l'internazionalizzazione del Sacro Collegio, oppure anche in passato si è cercato di colmare la scarsa conoscenza tra i cardinali?
Edward Pentin:
La necessità – e la richiesta – di una tale risorsa è diventata particolarmente acuta dopo il 2014, quando Papa Francesco ha interrotto le riunioni dei cardinali nei concistori, eliminando così un'utile opportunità di conoscenza reciproca. Inoltre, come lei nota, da quando è stato eletto Papa nel 2013, Francesco ha scelto come cardinali prelati meno noti provenienti da località “periferiche” del mondo in via di sviluppo. Poiché ha nominato 110 dei 138 cardinali elettori (alla data corrente), ciò significa che molti di loro non si conoscono.
Il mio libro del 2020 The Next Pope, che tracciava il profilo di 19 dei principali candidati cardinali, è stato un primo tentativo di affrontare la questione, e The College of Cardinals Report ne è un'espansione. Ma ci sono stati spesso libri che descrivono in dettaglio i “candidati in lizza” prima di un conclave. Il libro di John Allen del 2002 Conclave: The Politics, Personalities and Process of the Next Papal Elections è stato il primo in questo senso. Poi, se si risale fino alla metà del XVI secolo, e forse anche prima, a Roma venivano affissi avvisi pubblici, precursori dei giornali, che fornivano alcuni dettagli sui principali candidati. Questi contenevano note rudimentali sui Principi della Chiesa, ma erano spesso basati su dicerie, così nei secoli successivi, diplomatici e altri scrittori affidabili compilavano biografie più approfondite e attendibili dei cardinali e le distribuivano alle parti interessate. Il cardinale Walter Brandmüller, presidente emerito del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, ha affermato che questi tableau de cardinaux risalivano al XVIII secolo. Manoscritti così dettagliati fanno da precedenti per questo progetto.

Diamo ora un'occhiata più da vicino al sito: Diane Montagna, in qualità di direttrice esecutiva e cofondatrice del progetto, ha coordinato il progetto, i ricercatori e ha curato la progettazione e la creazione del sito web. Quali criteri avete seguito entrambi?
Diane Montagna: Il nostro obiettivo era creare una risorsa per i cardinali che fosse professionale, attraente e di facile utilizzo. Abbiamo avuto circa 20 ricercatori provenienti da tutto il mondo e da diversi gruppi linguistici. I criteri sono stati gli stessi utilizzati per The Next Pope: per i profili approfonditi, ci siamo concentrati sul modo in cui ogni cardinale ha svolto il suo ufficio episcopale di santificazione, governo e insegnamento (munus sanctificandi, gubernandi, docendi). Ci siamo attenuti a una metodologia che mirava a mostrare piuttosto che a raccontare, facendo emergere ciò che hanno detto, insegnato e come hanno agito piuttosto che suscitare opinioni giornalistiche da parte di altri.
Un altro obiettivo era quello di rendere il sito interattivo. Una caratteristica fondamentale che abbiamo inserito nel sito è stata la possibilità per i visitatori di suggerire una modifica o un'aggiunta ai singoli profili cardinalizi, che vengono poi vagliate prima di essere incorporate. Dal lancio di dicembre, abbiamo ricevuto molte utili aggiunte e modifiche.
Ci proponiamo di lanciare il sito anche in italiano. Il sito, quindi, è in continua evoluzione.

Avete ricevuto qualche feedback dai cardinali stessi?
Diane Montagna:
Sì, abbiamo ricevuto un feedback molto positivo dai cardinali e alcune richieste di lievi modifiche. La nostra corrispondenza con i cardinali è stata molto cordiale e costruttiva.

Il sito contiene una tabella (“Where They Stand”) che illustra le posizioni di alcuni cardinali (sul celibato, sul diaconato femminile, sulle benedizioni per le coppie omosessuali, sulla liturgia tradizionale, sull'accordo Cina-Vaticano). Non si tratta di aspetti isolati, ma nell'attuale contesto ecclesiale esprimono una visione del mondo, molto diversa e persino molto divergente, al di là delle normali differenze di sensibilità ecclesiale che sono sempre esistite. Si preannuncia un conclave radicalmente diviso tra visioni opposte della Chiesa?
Edward Pentin:
Il nostro obiettivo con questa rubrica era quello di fornire al lettore un'istantanea della posizione di ciascun cardinale su questioni chiave, spesso nevralgiche, di oggi. Non sono sicuro che il Sacro Collegio sia più diviso che in passato, ma si evidenzia come molti cardinali aderiscano a posizioni che, prima di questo pontificato, erano considerate eterodosse e quindi inaccettabili.

Il sito non fa previsioni, ma è inevitabile che alcuni cardinali (indipendentemente dal loro orientamento) siano più in vista di altri, che siano considerati più “papabili”. Perché?
Edward Pentin:
Vari fattori possono far apparire alcuni cardinali più importanti e quindi papabili di altri. Tra questi, la loro influenza all'interno della Chiesa, la loro posizione teologica o ideologica, la loro esperienza in posizioni chiave (ad esempio, ai vertici vaticani o nelle principali diocesi), la loro visibilità nei media o la percezione pubblica, e il loro background geografico (da alcune regioni sembra più facile che provenga un Papa). Abbiamo scelto l'elenco dei papabili consultando esperti vaticani e altri, e naturalmente con il tempo l'elenco potrebbe cambiare ed essere ampliato.

Nel frattempo, di mese in mese, i cardinali ultraottantenni escono dal novero degli elettori e possono essere creati nuovi cardinali. Il sito sarà quindi perennemente aggiornato? Forse anche dopo l'elezione del successore di Francesco?
Diane Montagna:
Sì, il sito ha una funzione per cui i cardinali che raggiungono gli 80 anni vengono automaticamente spostati nella categoria “non elettori”, e le statistiche del sito e i risultati dei filtri vengono modificati di conseguenza. Tuttavia, i loro titoli e altri aspetti del loro profilo che cambiano a causa del loro pensionamento, ecc., devono essere aggiornati manualmente. Certamente, il sito vuole essere un servizio duraturo per il Sacro Collegio, ben oltre il prossimo conclave.

Ancora una considerazione sul tema dei cardinali-elettori: È sempre valido il detto romano: “Chi entra Papa in conclave ne esce cardinale”?
Edward Pentin:
Anche se il troppo parlare di un candidato rischia di diminuirne le possibilità di elezione, il detto non è sempre valido: il cardinale Francesco Saverio Castiglioni fu considerato papabile sia nel conclave del 1823 che in quello del 1829 e, sebbene avesse perso consensi nel 1823, fu eletto con successo nel 1829, assumendo il nome di Pio VIII. Nel 2005, molti pensavano che il cardinale Joseph Ratzinger sarebbe stato eletto Papa, soprattutto per la sua vicinanza a Papa Giovanni Paolo II per tanti anni, ma anche perché, come decano del Collegio cardinalizio ai funerali di Giovanni Paolo e per la sua guida del conclave, molti riconoscevano in lui qualità papali.
Tuttavia, è anche accaduto che il Sacro Collegio abbia eletto un candidato di basso profilo, considerato improbabile. Il cardinale Jorge Mario Bergoglio era considerato un forte candidato nel 2005, ma non ottenne abbastanza voti. Ironia della sorte, è stato eletto nel 2013, quando molti lo ritenevano troppo vecchio, a 76 anni. Altri candidati a sorpresa sono stati Giovanni XXIII (Angelo Roncalli), visto come un Papa temporaneo che avrebbe “fatto poco o niente di male” e scelto dopo uno stallo tra due candidati più forti. Ci sono stati poi casi piuttosto misteriosi come quello di Papa Gregorio X (Teobaldo Visconti), eletto nel 1271 dopo un conclave di quasi tre anni come candidato di compromesso. Al momento dell'elezione, non era nemmeno cardinale.

Alcuni hanno obiettato che sia di cattivo gusto lanciare un sito del genere mentre Papa Francesco è ancora vivo. Come risponde?
Diane Montagna:
Di certo non lo riteniamo di cattivo gusto. Solo il Signore sa quando si terrà il prossimo conclave, ma è chiaro che Papa Francesco è al crepuscolo del suo pontificato e un conclave potrebbe avvenire in qualsiasi momento. Durante il prossimo conclave, la possibilità per i cardinali di conoscersi l'un l'altro sarà ridotta. Rispondendo a un'esigenza, abbiamo quindi voluto creare questa risorsa ora, con sufficiente anticipo rispetto alla prossima elezione papale. Ovviamente non intendiamo mancare di rispetto a Papa Francesco e preghiamo per lui e per il suo pontificato.



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