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VITTORIA DELL'ANFN

Bollette, famiglie XL ascoltate. Ora serve un balzo in avanti

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La soddisfazione dell'Associazione Famiglie Numerose per l'innalzamento della soglia Isee da 20mila a 30mila euro per accedere al bonus sociale luce e gas. Una battaglia di giustizia sociale vinta a cui la Bussola ha dato il suo contributo. È la prova che il governo sa ascoltare le istanze e che fare pressione paga. Ma adesso serve una spinta in avanti con risorse e progettualità. 

Famiglia 01_04_2023

L’Associazione Famiglie Numerose ha portato a casa una vittoria significativa relativa al bonus sociale luce e gas che consente di poter pagare le bollette grazie a un contributo dello Stato. La soglia Isee per accedere al beneficio, per le famiglie XL, cioè da 4 figli in su, è stata portata da 20mila euro a 30mila. In questo modo si allarga la platea delle famiglie numerose che potranno con il secondo trimestre del 2023 accedere al bonus sociale.

È questa una battaglia dell’ANFN per correggere una stortura che la Bussola aveva denunciato nel gennaio scorso. Fino al nuovo provvedimento del Governo datato 28 marzo, infatti, la soglia per le famiglie XL era ferma a 20mila Isee, mentre quella per le altre famiglie era stata innalzata da 12mila a 15mila euro. Nessun innalzamento era stato previsto per le famiglie numerose che sono state così penalizzate dal meccanismo di calcolo dell’Isee e dagli scaglioni. Il tetto fissato a 20mila euro Isee per le famiglie extra large risultava insufficiente per coprire una platea bisognosa di famiglie che così facendo sono rimaste a bocca asciutta proprio nel momento più critico per quanto riguarda la spesa per le utenze.

Ora, l'associazione canta vittoria dopo la trattativa con il MEF, appoggiata in questo dal ministro per la Famiglia Eugenia Roccella.

«Si tratta di una buona notizia per le famiglie numerosesi legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito dell’Anfn -, auspicata dall’osservatorio politico Anfn, che aveva rilevato una incongruenza da sanare».

Soddisfatto anche il presidente Anfn Alfredo Caltabiano: «Nel recente passato il governo Draghi ha innalzato da 8.500 a 12mila la soglia Isee per poter accedere alle agevolazioni sulle tariffe di luce, gas ed acqua. Una soglia che il governo Meloni ha ulteriormente alzato da 12mila a 15mila euro. Per i nuclei familiari con quattro e più figli la soglia per accedere ai bonus sociali era rimasta, invece, inalterata a 20mila euro. Adesso questo nuovo intervento che suona come un riconoscimento alla maggiore sostenibilità delle famiglie numerose, che registrano consumi energetici pro capite sensibilmente inferiori a quelli medi, ma allo stesso tempo sono penalizzate da meccanismi di tariffe a scaglioni».

Caltabiano ha sottolineato che «la cosa è stata resa possibile grazie all’interessamento della Ministra Roccella e del suo staff, a cui va il nostro ringraziamento».

La notizia rappresenta una svolta significativa nel rapporto tra la politica e quelli che una volta si chiamavano i corpi intermedi. Da sempre costrette a presentarsi col cappello in mano di fronte a politici spesso sordi a richieste di giustizia sociale, le Famiglie Numerose sono state spesso trascurate da una politica miope in fatto di politiche strutturali per le famiglie.

La conclusione della vicenda bollette dimostra che il Governo Meloni è un alleato delle famiglie anche nei fatti e non solo a parole e questa è una notizia incoraggiante per il futuro. Ma è anche la prova che l’associazionismo pro-family e pro life, per ottenere misure di giustizia, deve alzare la testa e mettere in campo quelle azioni di pressioni e di costruzione di una rete istituzionale che mettano l’interlocutore politico pronto a recepire istanze e richieste. Insomma: trattare col Governo, battere i pugni sul tavolo se il caso e portare a casa il risultato.

Ora non resta che proseguire nell’opera di valorizzazione di politiche per la famiglia che siano davvero strutturali e che tengano sempre conto del favor familiae. Non solo sotto l’aspetto delle politiche di contrasto alla povertà come è il provvedimento del bonus sociale, ma anche nei più vasti campi fiscale e di welfare dove la strada da fare è ancora lunga per arrivare ad una impalcatura statale che punti davvero sulla famiglia.

Molto si sta facendo con questo esecutivo per sollevare le famiglie da condizioni di disagio, ma per far sì che le famiglie, soprattutto quelle con molti figli, non cadano nella povertà è necessario un ulteriore balzo in avanti che abbandoni la politica dei piccoli passi, che comunque vengono fatti. Per fare questo servono risorse e una visione d’insieme che metta davvero la famiglia al centro di ogni scelta politica, non solo quando si tratta di soccorrerla per le bollette. Risorse ingenti in un’ottica progettuale. La volontà politica c’è. Ora si tratta di passare subito dalla volontà alla realizzazione concreta.