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GREEN ECONOMY

Biden sogna le auto elettriche. Ma così perde le elezioni

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Biden vuole accelerare sulle auto elettriche: il 56% delle nuove auto immatricolate dovranno essere elettriche entro il 2032. Attualmente sono l'8%. Agli americani costerebbe troppo. 

Economia 22_03_2024
Biden tiene un discorso in una fabbrica della General Motors (La Presse)

In tempi elettorali si cerca di portare a termine, entro il giorno del voto, tutti i programmi. L’amministrazione Biden non fa eccezione. Considerando che la sua priorità è sempre stata l’agenda verde, ora promette un piano per trasformare completamente il parco macchine degli americani, da benzina a elettrico.

L’obiettivo, molto ambizioso, è quello di arrivare al 56% di nuove auto immatricolate elettriche entro il 2032. Entro quella data, dunque, le aziende automobilistiche devono convertire le loro linee di produzione per rispettare la quota. Le aziende potranno ancora produrre veicoli a benzina, a patto che siano una percentuale ridotta della loro linea di prodotti totale.

Secondo l’Agenzia per la protezione dell'ambiente (EPA), il regolamento promulgato mercoledì risparmierà 7 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica nei prossimi 30 anni.

Ma da che quantità di auto elettriche si parte? L’anno scorso i veicoli elettrici hanno rappresentato meno dell'8% di tutte le vendite di auto nuove. Più della metà erano Tesla. Hanno rappresentato meno del 4% delle vendite di General Motors e Ford, pilastri dell’industria automobilistica americana. Le case di lusso europee, come BMW (12,5%), Mercedes (11,4%) e Porsche (10%) avranno più facilità a rispettare gli obiettivi di Biden, perché i loro clienti più abbienti possono permettersi più facilmente veicoli elettrici.

E sì che gli Stati Uniti stanno adottando un approccio già più moderato rispetto all'Unione Europea e al Regno Unito, che vieteranno tutte le vendite di auto a benzina a partire dal 2035, salvo rinvii. Le case automobilistiche americane hanno quindi ringraziato l’amministrazione democratica per aver «moderato il ritmo di adozione dei veicoli elettrici» nei «prossimi anni (molto critici) della transizione verso i veicoli elettrici», pur definendo i suoi obiettivi «ancora un’esagerazione».

Da un punto di vista elettorale, un provvedimento del genere, potrebbe rivelarsi un boomerang per Biden. In una nazione di dimensioni continentali, con una mobilità altissima della popolazione, praticamente senza più ferrovie, chiunque verrebbe danneggiato da una legge che impone di cambiare auto per acquistarne una ancora fuori dalla portata dei ceti medi. Il prezzo medio di vendita di un veicolo elettrico è stato di circa 53.500 dollari l’anno scorso. Il salario medio annuo negli Stati Uniti è di circa 59mila dollari. Come constata un editoriale del Wall Street Journal: «Le aziende sovvenzionano pesantemente i veicoli elettrici con i profitti delle auto a benzina. Ciò significa che gli americani della classe media di Fargo pagano di più per le auto a benzina, mentre i ricchi della Napa Valley possono acquistare veicoli elettrici più economici».

Trump coglie l’occasione per arricchire la sua campagna elettorale di nuovi argomenti e si è impegnato, in caso di vittoria a novembre, a smantellare le norme ambientali varate da Biden. Una portavoce della campagna di Trump, Karoline Leavitt, ha dichiarato che le regole «costringeranno gli americani ad acquistare auto ultra costose che non vogliono e non possono permettersi, distruggendo nel contempo l'industria automobilistica statunitense».